La Presidenza del Consiglio dei ministri revoca il patrocinio concesso al Congresso mondiale delle Famiglie di Verona (anzi, forse no)


Pare che la Presidenza del Consiglio dei ministri abbia revocato il patrocinio concesso dal ministro Fontana (già fiero partecipante degli "etero pride" organizzati da Forza Nuova) al Congresso mondiale delle Famiglie, che si terrà a Verona dal 29 marzo al 31 marzo. Ciò significa che gli organizzatori dovranno rimuovere ogni logo ministeriale dal materiale stampato in occasione dell'iniziativa oscurantista.
Se basterebbe informarsi sulla storia per capire che quell'evento mira a proporre un modello di "famiglia" in cui i figli vengono educato in casa secondo il volere del padre e in cui le donne si occupano di crescerli secondo le indicazioni dei loro mariti, la presenza di un simbolo istituzionale era un qualcosa che avrebbe offeso la stragrande maggioranza del popolo italiano.
Secondo le ricostruzioni, quel patrocinio era stato concesso dal Ministro Lorenzo Fontana, che non avendo un ministero fisico, sarebbe legittimato a poter utilizzare il logo della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana e deputato di LeU, commenta : «Se confermata la notizia che Palazzo Chigi oltre al patrocinio revocherà pure l'uso del logo ufficiale del Governo italiano, utilizzati dal cosiddetto Congresso Mondiale delle Famiglie che si svolgerà a Verona, è una buona cosa. È quello che abbiamo chiesto pubblicamente e in varie interrogazioni parlamentari delle ultime settimane. Nessun riconoscimento, nessuno spazio a chi vuole riportare la condizione delle donne del nostro Paese al Medioevo».
Dello stesso avviso è anche la senatrice Monica Cirinnà che, pur attendendo una conferma ufficiale, non esita a notare che «la parte più libera e laica del Paese non potrebbe che sentirsi sollevata. Vedere accomunato il logo del Governo su una locandina con tanti volti e nomi di persone note nel mondo per le loro politiche discriminatorie è un'offesa alla laicità dello Stato e alla nostra Costituzione».

Pare anche che i ministri leghisti Marco Bussetti (istruzione), Lorenzo Fontana (famiglia e disabilità) e Matteo Salvini (interno) avrebbero comunque confermato la loro presenza all'evento, spiegando che saranno sul palco insieme a Silvana De Mari o alla Poleggi a raccontare che i gay non vanno bene e che le donne devono dedicarsi maggiormente alla produzione di figli per la Patria.

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Update 23:20. Fonti vicine al ministro leghista Fontana assicurano che il patrocinio non sia stato revocato e che il suo ministero assicurerà l'uso del simbolo del Cosiglio dei Ministri al convegno con Silvana De Mari e Tommaso Scandroglio (qui i dettagli).
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