L'Asti Pride avrà il patrocinio del comune, ma il sindaco precisa che la sua giunta «la pensa diversamente»


Il 6 luglio 2019 si terrà il primo Asti Pride. Ed è una notizia da accogliere con favore come la manifestazione godrà del patrocinio comunale nonostante la maggioranza sia perlopiù legista e forzista.
Per compiacere quegli elettori che votano il leghista Simone Pillon solo perché dichiaratamente omofobo ed inclune a promettere che lui conferirà diritti speciali a chiunque manifesti il proprio piacere sessuale nel concupire donne che lui esige siano costrette alla sottomissione al maschio, il sindaco Rasero non si è astenuto dall'introdurre alcuni distinguo. Ed è così che ai giornali dichiara: «Dare il patrocinio non significa riconoscersi in tutti i messaggi e le rivendicazioni dell’Asti Pride, ma riconoscersi nel principio che è giusto permettere di manifestare anche a chi la pensa diversamente. E’ una scelta di civiltà, per una città del rispetto che combatte ogni forma di discriminazione, perché non basta definirsi tali, ma bisogna agire di conseguenza».
Gli assessori Imerito, Berzano, Bona e Coppo hanno espresso la loro contrarietà alla concessione del patrocinio.
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