Non solo rosari contro i partecipanti, la giunta di Triesta annuncia che vieterà un palco al Pride


Mentre a Prato si autorizza Forza Nuova a celebrare in piazza il centenario dei Fasci di combattimento di Mussolini, a Trieste Comune ha negato il permesso all'occupazione di suolo pubblico per il palco che sarebbe dovuto essere allestito termine del corteo del Gay Pride di giugno.
L'amministrazione dichiara che il loro rifiuto deriverebbe dal fatto che la manifestazione in cui si rivendicano i diritti dei gay non sarebbe «coerente con l’indirizzo politico della giunta». Una giunta che ha vietato ogni contrasto al bullismo omofobo nelle scuole ed ha legittimato ogni più perversa manifestazione di omofobia. Solamente nei giorni scorsi, Fratelli d'Italia ha persino annunciato l'organizzazione di «rosari riparatori» con cui pregare contro i manifestanti.
Ora assistiamo ad una giunta che pretende di poter monopolizzare lo spazio pubblico per negare ad una parte della cittadinanza il proprio diritto di manifestazione.
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