Provita Onlus: «La vera emancipazione femminile è lavare e stirare perché il ruolo della donna sono le faccende domestiche»


Il web si è indignato davanti all'esercizio sessista proposto da un libro di testo di seconda elementare che chiedeva i bambini di associare i termini più coerenti al soggetti indicato. Peccato che se papà «legge e lavora», il volume sostenesse che la mamma «stira e cucina» secondo i più retrogradi stereotipi di genere.
Forse in vista di quel congresso di Verona in cui Toni Brandi affiancherà salvini per sostenere che le donne non dovrebbero poter lavorare dato che lui esige vengano recluse in casa a produrre figli, la sua organizzazione se n'è uscita con un surreale articolo che tenta di difendere quel sessimo. Il tutto, come sempre, partendo dal tentativo di modificare i termini del discorso per ridicolizzare chiunque osi avere opinioni in contrasto con la loro ideologia. Ed è così che scrivono:

Incredibile ma vero: oggi, nell’era che esalta l’indipendenza della donna più che mai, saper cucinare, lavare, stirare, insomma badare a se stesse, è paradossalmente considerato un punto a svantaggio del genere femminile, anzi, una vera e propria forma di “sessismo”.

Negata l'evidenza si come non sia la donna a leggere o a lavorare mentre l'uomo stira, il delirio dell'organizzazione integralista pare toccare livelli sempre peggiori:

Viene da fare giusto un paio di considerazioni a riguardo: innanzitutto lavare e stirare è davvero roba da negrieri o da terzo mondo o piuttosto, banalmente, si tratta di azioni quotidiane che chiunque voglia uscire di casa in condizioni dignitose, senza essere scambiato per uno spaventapasseri, è chiamato a svolgere? Inoltre, se davvero vogliamo dirla tutta, confrontando le due frasi, chi non ne viene fuori proprio benissimo e suscita una certa simpatia, è proprio il “papà” che, rispetto alla mamma, non viene descritto esattamente come “multitasking”! Ma poi verrebbe da chiedere alle donne disposte ad aggiungersi al coro di queste inutili polemiche, se si rendano conto del grave errore che commettono nel voler censurare le attività domestiche nelle quali sono impegnate, ovvero quello di sottovalutare enormemente il loro lavoro, la loro fatica, il loro carico di responsabilità che va, oggi, molto oltre la propria professione stessa.

Insomma, dicono che la donna sarebbe per sua natura chiamata a lavare le mutande del marito, motivo per cui raccontano che non si dovrebbe sentire sminuita nello svolgere ruoli che Brandi si guarda bene dal fare. Giurano anche che a determinare i ruoli sarebbe il genere, non l'attitudine personale o una congrua spartizione dei ruoli, motivo per cui l'articolo viene categorizzato sotto la voce "ruolo della donna".

Si passa così a sostenere che la donna sia utile solo in quanto a supporto del maschio:

Insomma un “super lavoro” che rende le donne ulteriormente indispensabili e che andrebbe sottolineato e valorizzato ma che in questo modo, invece, per una sorta di “eterogenesi dei fini”, finiscono esse stesse per disprezzare dandosi tristemente la zappa sui piedi. E se proprio la si vuol mettere sulla questione dei diritti e dell’emancipazione femminile, anche su questo punto, il ragionamento di chi protesta risulta fallimentare: “emanciparsi”, rendersi indipendenti, è possibile innanzitutto se si è capaci di badare a se stessi, a partire dalle cose più pratiche e basilari, perciò ben vengano quelle attività domestiche di cui un tempo, tra l’altro, la donna era gelosa detentrice, pensiamo ad esempio all’arte di saper cucinare (una volta anche piatti difficili e laboriosi); diversamente si è capaci solo di battaglie ideologiche che non fanno che distogliere l’attenzione dai problemi reali e quotidiani che l’uomo e la donna, oggi, spesso in perfetta solitudine e in un clima di totale individualismo, sono costretti ad affrontare.

L'articolo non spiega perché Toni Brandi non voglia badare a sé stesso e non inizia a lavare le mutande sporche di sua moglie dato che si dice così certo che ciò sia una forma di emancipazione. E neppure ci spiega perché non si realizzi nel lavare i pavimenti di casa mentre la donna se ne sta in poltrona a leggere...
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