Salvini attacca la Cirinnà in difesa degli slogan neofascisti


Matteo Salvini è quello che diceva di non andare mai a messa e che poi si è accorto che scattarsi selfie con rosari e madonnine gli avrebbe portato voti e gli avrebbe permesso di giustificare il suo odio verso gli stranieri. È quello che ha cercato voti dicendo che l'Italia era «merda» dato che lui credeva nella Padania, salvo poi ritrattate il tutto non appena si è accorto che aveva bisogno dei voto di quei «terroni» che diceva «puzzassero da far scappare i cani». È il divorziato che ha avuto figli da svariate compagne e che oggi dice di voler «difendere» quella che lui definisce «famiglia tradizionale».
Ora cerca di abusare della religione anche per mettere alla gogna Monica Cirinnà, giurando sulla Madonna che il vero "cristiano" è colui che chiude gli occhi davanti ai bambini morti dicendo fossero «bambolotti». Ricorrendo alla sua solita arroganza e al bullismo di cui è intrisa la sua propaganda, l'ex «comunista padano» che preferiva il Leoncavallo agli studi scrive:


Dato che Salvini confida molto nell'ignoranza del suo elettorato, omette di spiegare che la sua difesa non è verso la Chiesa ma verso il neofascismo di Forza Nuova:


Per quanti non lo sapessero, Dio-Patria-Famiglia era la triade contrapposta a Libertà-Uguaglianza-Fraternità. Un Salvini che la difende è un Salvini che sta promuovendo il fascismo.
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