Sandro Mangano dice che "da gay" appoggia il congresso leghista che promuove leggi contro i gay


Vi è mai capitato di sentir nominare un tizio chiamato Sandro Mangano? Bhe, la propaganda leghista ci viene a raccontare che si tratterebbe di un grande «attivista per i diritti omosessuali» in quanto favorevole alla propaganda omofoba di Massimo Gandolfini.
Coordinatore del dipartimento Diritti civili del movimento che fa capo al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, è alle agenzie stampa che l'uomo ha dichiarato che ci sarebbe «troppa retorica, opportunismo e propaganda politica dietro le barricate sul Congresso mondiale delle famiglie. È ora di finirla con gli stereotipi e iniziare a pensare in chiave liberale: io dico fortemente sì. Penso che tutto ruoti attorno al senso autentico della libertà di espressione. Quella libertà che qualcuno vorrebbe limitare, utilizzando le vecchie contrapposizioni ideologiche tra destra e sinistra, precludendo a un omosessuale di sostenere i valori della famiglia, quando invece la famiglia è un patrimonio da tutelare, oggi più che mai. Magari ci sarà molto da discutere sul concetto di famiglia, ma di certo non è privando i cittadini di uno spunto di dialogo e confronto che daremo l’esempio di un Paese democratico e civile quale pretendiamo di essere. Io dico sì alla famiglia: una famiglia che accoglie e non discrimina, che tutela i figli e i loro orientamenti, che li guida a essere persone migliori. Di questo l’Italia ha davvero bisogno».
Insomma, secondo lui la libertà di espressione di chi chiede leggi che vietino ai gay di esistere andrebbe tutelata ed incoraggiata. Secondo lui non bisognerebbe contestare un patrocinio elargito a quell'organizzazione di Brian bron che testimoniò dinnanzi alla Duma sostenendo che i gay fossero una minaccia per la famiglia eterosessuale.  Dunque anche gli ebrei erano cattivi a limitare la libertà di espressione di nazisti sarebbero dovuti essere lasciati liberi di promuovere altro odio contro di loro?
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