Sboarina stacca un assegno da oltre 100mila euro per pagare i conti degli organizzatori del WCF


Tra musei scontati, pulizie strade gratuite, parcheggi pagati agli organizzatori e una lunghissima lista di elargizioni concesse dal Comune di Verona al World Congress of Families, si stima che oltre 100mila euro dei contribuenti siano stato devoluti a quella vergogna.
A chiederne conto è stata la consigliera Elisa La Paglia (Pd), la quale ha chiesto al sindaco di avere il dato esatto dell'esborso e delle perdite derivanti dal mancato pagamento di beni, spazi e servizi. Federico Sboarina non ha voluto rispondere.
Secondo i conteggi della consigliera, la città perderà più di 100mila euro. E questo senza neppure considerare il danno d'immagine che sarà inferto ad una cittadina che verrà presentata al mondo come il centro di un nuovo Medioevo.
«Se un privato avesse organizzato un evento simile, pagando i servizi al Comune, avrebbe speso circa 150mila euro», ha spiegato. Ed il congresso è di un privato, inspiegabilmente e vergognosamente finanziato con fiumi di denaro pubblico elargiti dalla Lega.
«È grave che il Sindaco a tutt'oggi non sappia o non voglia dire quanto costerà alla città di Verona questo congresso dai contenuti inquietanti -ha poi dichiarato all'Huffington Post- Oltre al danno di immagine della nostra città che diventerà famosa per aver strumentalizzato il termine famiglia a fini politici, gli oltre 100.000 euro che il comune perderà per questo incontro dovevano e potevano essere usati per il sostegno economico e di servizi alle famiglie reali, quelle che i congressisti vogliono negare».
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