Sciopero della fame contro il patrocinio al WCF: «È un insulto alla nostra storia e un’offesa al nostro futuro»


Giordano Conticelli e un 29enne di origini italiane che studia storia dell’arte alla University of Washington di Seattle. È lui ad aver annunciato uno sciopero della fame contro il World Congress of Families e contro il patrocinio di Palazzo Chigi che tre ministri leghisti hanno voluto concedere alla manifestazione integralista.
«Non fregherà nulla a nessuno -spiega- ma oggi ho iniziato lo sciopero della fame. Ho deciso che non mangerò finché non verrà tolto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri al Congresso di Verona sulla Famiglia. Lì c’è l’emblema della Repubblica Italiana, che si fonda sui valori di rispetto, di tolleranza, di uguaglianza e di libertà. Valori che lo Stato ha il dovere morale di promuovere, non di reprimere. In una democrazia ognuno è libero di esprimere le proprie idee (a differenza dei regimi totalitari dove il dissenso è represso), ma se queste idee sono un esplicito insulto ai valori di libertà, di rispetto e di tolleranza, pilastri della nostra Repubblica, tutto ciò non può avvenire con il supporto dello Stato. Vedere quel logo è un insulto alla nostra storia. È un’offesa al nostro futuro».
Giordano spera che il suo gesto possa contribuire a lanciare una catena di protesta con la decadenza valoriale che il WCF vuole proporre.
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