Secondo Provita Onlus, chi è «per la vita» lapida a morte gay e donne adultere


Toni Brandi continua a promuovere il suo congresso integralista di Verona, vantandosi si come tre ministri leghisti vogliano essere in prima fila nel promuovere le sue rivendicazioni contro la famiglia. In una dielettrica rabbiosa e fortemente isterica, il presidente di Provita Onlus sostiene che si dovrebbe partecipare in nome del suo odio contro Emma Bonino, del suo odio contro le donne che rivendicano i propri diritti e di quella fantomatica élite di cui ama rompersi la bocca il populismo.

Annunciando un evento contro qualcuno e non certo per costruire qualcosa, è dalla pagina della sua organizzazione che scrive:


A spiegarci il tenore del congresso basterebbe leggere un post del 2014, nel quale l'organizzazione forzanovista di Toni Brandi spiegava come loro ritenessero che essere «per la vita» significa promuovere le leggi che prevedono la lapidazione a morte di gay e donne adultere:


Dal 3 aprile 2019, i cittadini del Brunei rischieranno di essere uccisi, lapidati a morte, con il plauso di quella sedicente organizzazione che si definisce "pro-vita" nella sua promozione di una ideologia della morte.
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