Verona. Gandolfini contestato durante la presentazione del convegno leghista contro gay e donne


A Verona procedono i lavori per promuovere il congresso omofoo e misogino cui cui la lobby di Massimo Gandolfini cercherà di imporre la sua idea di famiglia composta da un uomo, dalla sua serva e dai figli che ella procederà per lui.
Tra le risatine di quella relatrice che evidentemente si compiace di ospitare un prete ortodosso che giustifica la violenza sulle donne, il leader del Circolo Pink ha portato avanti una protesta contro l'evento prima che due agenti di polizia lo portassero a forza fuori dalla stanza.

Intanto quell'eterosessualone del senatore leghista Simone Pillon ha proseguito nella sua opera di diffamazione seriale di chiunque si opponga al convegno organizzato dal suo padrone, il neocatecumanele Gandolfoini. Contro la sua falsa testimonianza, la presidente nazionale dell’Arci ha dovuto chiarire: «Se il senatore Pillon parla di fake news mi auguro che tra queste ci sia pure l’elenco dei partecipanti al congresso di Verona. Riteniamo un dovere la mobilitazione considerato che tra i relatori c’è chi promuove idee che incitano l’odio e la discriminazione contro le donne, i gay e chiunque non rientri nella visione della famiglia tradizionale. Considerato che temo non si tratti di fake news ma di realtà, la mobilitazione ci sarà in difesa delle donne, degli uomini e di tutte le persone che credono che la famiglia sia da declinare al plurale e che non esiste solo quella eterosessuale, sposata e magari con figli naturali. La maggior parte delle famiglie nell’accezione ampia sarà fuori la sala del Congresso e saranno con noi a manifestare contro chi ritiene i gay dei malati e la famiglia al di fuori del matrimonio un abominio. Invito il senatore a passare anche da noi in strada, gli dimostreremo che esistiamo e siamo tanti».
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