Vietare i gay, abolire l'uguaglianza e vietare la contraccezione, ecco le priorità del World Congress of Families


Ancor prima di essere il nome di un convegno integralista, il World Congress of Families di Verona è soprattutto una lobby politica con specifici progetti contro l'umanità. Ad aver messo il copyright sulla paola "famiglia" è un'associazione diretta da Brian Brown, riciclatosi in quel ruolo dopo che la sua National Organization for Marriage ha smesso di incassare ingenti somme di denaro dopo il fallito tentativo di impedire l'approvazione del matrimonio egualitario negli Stati Uniti.
In un chiaro riferimento alle imminenti elezioni europee, gli organizzatori si definiscono un «vento del cambiamento» che avrà il compito di «modificare l'Europa» attraverso la promozione dei populismi e degli integralismi. E lo faranno con un'agenda che è definita nero su bianco nei documenti di Agenda Europa, una rete di oltre 50 associazioni cosiddette "profamily" che ruotano attorno congresso.
Il loro scopo è quello di «ripristinare un ordine giuridico coerente con la dignità umana e la legge naturale» attraverso l'eliminazione dei diritti delle persone lgbt, l'eliminazione della pari dignità tra uomo e donna, la criminalizzazione della sodomia, il divieto all'aborto e il divieto al divorzio. Il tutto non senza ricorrere al terrorismi nel dichiarare che si avrà a disposizione solo tra i 10 e i 20 anni di tempo per fermare «il declino della civiltà occidentale» prima che questa si autodistrugga.

I loro punti programmatici sono chiari:
  • La famiglia dovrà essere composta unicamente da un uomo e una donna
  • Il matrimonio dovrà avere l'unico scopo di procreare. L’unione sarà nell'interesse dei figli e delle madre che cresceranno i figli. In altre parole, la donna sarà declassata a madre e dovrà starsene relegata in casa ad accudire i figli e a cucinare per il marito.
  • L'omosessualità non è resa in considerazione dato che nei loro documenti si preferisce parlare di «sodomia». Dicono sia una negazione della dignità umana e che debba essere criminalizzata al fine di evitare imprecisati «rischi per la salute».
  • La contraccezione sarà vietata. La loro teoria è che esisterebbe una correlazione tra metodi contraccettivi e relazioni extra-coniugali, sostenendo che quest'ultime portino a gravidanze indesiderate e dunque all'aborto. Sostengono che l'uso dei contraccettivi pregiudichino la dignità dell’atto sessuale perché non sarebbe più attuato a scopo riproduttivo.
  • L'aortpo dovrà essere vietato, anche in caso di rischio per la salute della madre, anomalie, gravidanze avute in seguito a uno stupro e incesto.
  • Il manifesto ripudia tutte le leggi europee e nazionali che puniscono la discriminazione per orientamento sessuale.

A quel punto vengono definite anche le loro priorità:
  • Abrogare le unioni civili, il divorzio e le adozioni gay.
  • Vietare la vendita di contraccettivi, le visite diagnostiche pre-natali, bloccare le forniture di materiale utilizzabile per praticare aborti e le fecondazioni in vitro.
  • Abrogare ogni legge a favore dell’uguaglianza.
  • Approvare delle leggi contro la sodomia, criminalizzare l’aborto, rendere più complicato il divorzio e vietare la fantomatica "propaganda omosessuale" con leggi in stile russo.
  • Vietare l'uso delle cellule staminali, il trapianto di organi. 
  • Vietare l’eutanasia.
  • Avviare una campagna di disinformazione volta a sostenere che sia sbagliato promuove l’uguaglianza, che l’omosessualità sia un male e le leggi anti-discriminazione siano sbagliate.

A siglare e promuovere questa pazzia troveremo il ministro leghista matteo salvini (interni), il ministro leghista Marco Bussetti (istruzione), il ministro leghista Lorenzo fontana (famiglia), il senatore eghista Simone Pillon e la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.
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