WCF Verona: «I figli vanno educati in casa. L'educazione statale è nazismo e viola la sovranità della famiglia»


Si intitolava "Education and the future of the family sulla opportunità dell'homeschooling" il workshop organizzato al Congresso delle famiglie di Verona dallo statunitense Mike Donnelly e dal russo Alexey Komov.
Si è sostenuto che la libertà dei genitori di impedire che i figli possano ascoltare opinioni a loro sgradite in modo da prevenire lo sviluppo di pensieri autonomi sarebbe una forma di «libertà di educazione per le famiglie». E lo si è fatto redarguendo il video di un'azione della polizia svedese che ha liberato un 12enne tenuto segregato in casa dai suoi genitori per permettergli di poter andare a scuola. A loro dire, però quei cattivoni avrebbero «prelevato con la forza per obbligarlo all'educazione statale».
Cercando quei patetici parallelismi che tanto piacciono ai fondamentalisti, i relatori hanno esordito asserendo che «in Germania l'homescooling è vietato da una legge nazista».
Alexey Komov si è così vantato di come «in Russia l'homeschooling è legale dal 1992 e ad oggi sono già 100.000 famiglie che lo applicano. Si può parlare di boom, con un trend sempre crescente. In questo incontro si mostra la bellezza e il successo dell'homeschooling nel mondo, con esempi specifici in USA e Russia. L'homeschooling presentata come ultima risorsa di libertà e sovranità della famiglia rispetto a ingerenze Stato».
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