Il "camerata" leghista Gianluca Cantalamessa: «Sono contrario alla creazione di una nazione di razza mista»


Il deputato leghista campano Gianluca Cantalamessa è uno dei primi firmatari della legge che ha eliminato i reati d'odio e di apologia del fascismo dai requisiti per l'incandidabilità dei politici.
In un'inchiesta realizzata dall'agenzia stampa Reuters, la Lega di Matteo Salvini viene descritta come un partito che vive sulla paura della diversità, incentrata nel cercare voti attraverso una dialettica che faccia sentire i cittadini costantemente sotto «sotto attacco». In tale contesto si inserisce un'aberrante frase pronunciata proprio da Cantalamessa:



Alla stampa internazionale, il leghista ha dunque dichiarato: «Non sono un razzista, ma la gente qui ne ha abbastanza di tutti questi migranti. Sono contrario alla creazione di una nazione di razza mista».
Era dai tempi di Hitler e di Mussolini che non si udivano discorsi d'odio basati sulla teoria della razza, ma evidentemente con Salvini si è tornati d'un tratto nel Ventennio.

E del resto basta scorrere la sua pagina e leggere commenti (spesso viene chiamato "camerata" dai suoi contatti) per osservare come il leghista dispensi costanti insulti contro tutto e contro tutti. Il gay pride è una carnevalata, i musulmani non dovrebbero poter pregare in pubblico, chi parla di cambiamenti climatici è un buffone, nei programmi italiani come X-Factor non dovrebbero esserci tutti questi filippini... insomma, la litania è quella che si è preoccupato di depenalizzare.
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