Jacopo Coghe inveisce contro Greta: A scansate 'ragazzì che qui c'ho da fa' propaganda col gender


Jacopo Coghe è quel fondamentalista che va in giro a sostenere che le competenze siano inutili dato che lui deterrebbe la verità contro le famiglie altrui che deriverebbe dal suo aver ingravidato già quattro volte sua moglie. Dice che lui sa per certo che il desiderio delle donne sia la sottomissione e sa che per «difendere i bambini» bisognerebbe promuovere odio contro chi non risulta conforme ai suoi pruriti sessuali. Dice anche che le donne farebbero bene a smetterla di lamentarsi se i loro mariti le massacrano di botte dato che lui sostiene che l'unico «femminicidio» di suo interesse sarebbe l'aborto. Chissà che qualcuno non possa spiegargli che ogni tanto nascono anche bambini maschi.
Fatto sta che Coghe è uno di quelli che se la canta e se la suona in un'ostentazione della sua superbia. Ed è così che se una ragazzina che ha l'età dei suoi figli se ne esce con delle richieste che non combaciano con le sue, l'ira del fondamentalista si abbatterà su di lei perché osa esprimere opinioni anziché lasciare che lui possa infilargli a forza le sue parole in bocca. Non c'è un suo solo comizio in cui non abbia cercato di attribuire le sue richieste ai bambini, ma poi pare dare di matto se una adolescente osa esprimere le sue vere opinioni.
In un'aggressione fine a sé stesse che pare dettata solo dalla smania di scimmiottare qualunque odio venga promosso da Maurizio Belpetro (suo sponsor a Verona), è inveendo contro Greta che il fondamentalista scrive:


Ogni commento pare superfluo. Sarebbe come sostenere che ognuno di noi potrebbe sentirsi liberi di inquinare il pianeta sino a quando non lo si sarà salvato da quel fondamentalismo sedicente cattolico che minaccia i nostri giovani.
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