Non ci sono le coperture


Non ci sono le coperture. A renderlo noto è il ministro dell'Economia, Giovanni Tria.
Per quanto i due vicepremier tentino di mostrarsi come quelli che dispensano soldi ai cittadini (di pelle bianca), l'assistenzialismo di Di Maio e la momentanea sospensione della legge Fornero voluta da Salvini vanno nella direzione di un inevitabile aumento delle aliquote. Ancor più se si vorranno trovare i 15 miliardi necessari a quella flat tax che andrebbe a beneficio di una ristretta élite.
Stando a quanto prevede il Def, l'Iva agevolata dovrebbe passare dal 10% al 13%, quella al 22 salirà dapprima al 25,2 e poi, dal 2021, al 26,5%.
In altre parole, gli italiani dovranno pagare con i loro risparmi la campagna elettorale di Lega e M5S (quasi non bastassero quei 49 milioni di euro che il Carroccio ha già sottratto al popolo italiano per pagare le sue spese).

Forse spaventati di poter perdere voti alle europee, i due vicepremier raccontano che i soldi mancanti compariranno per magia. Luigi Di Maio dice che «fino a quando il M5S sarà al governo non ci sarà nessun aumento». Mostrandosi infastidito da chi vorrebbe sapere come pagheremo le loro spese, il leghista Matteo Salvini ha aggiunto con tono petulante: «L'Iva non aumenta, l'Iva non aumenta, l'Iva non aumenta, non so se dirvelo in finlandese, ungherese... Non aumenta l'Iva, non c'è la patrimoniale, non si tassa la casa, non si tassa il risparmio».
Se poi non sarà così, lo si scoprirà solo ad elezioni avvenute.

Nel frattempo sul sito dell'Inps si susseguono i messaggi di persone che chiedono come ottenere il reddito di cittadinanza mentre lavorano in nero, così quelli che pagano le tasse vedranno i loro risparmi dirottati nelle tasche di fhi fa il furbetto. E a giudicare dal numero di persone che non si è manco preoccupata di evitare di raccontare a dei funzionari pubblici i loro progetti criminosi, non paiono pochi.
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