«Riapriremo i forni di Auschwitz per voi ebrei». È accaduto in una scuola di Ferrara


«Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni, ebrei di...». A pronunciare quelle parole prima di massacrate di botte un compagno di classe è stato uno dei bambini cresciuti nel clima d'odio sociale che la politica sta contribuendo a creare.
Se c'è un Pillon che pretende di essere considerato superiore ai suoi simili in nome dei suoi pruriti sessuali o se c'è un Salvini che si vanta di scacciare i bisognosi perché i suoi elettori li considerano inferiori a loro, pare evidente che le nuove generazioni vogliano rivendicare che prima vengono loro e che ogni pretesto è cosa buona per attaccare le minoranza. In fondo oggi Il Giornale titolava tranquillamente che bisogna punire gli islamici per l'incendio scoppiato a Notre Dame probabilmente a causa dei lavori di ristrutturazione...
Omofobia, antisemitismo, razzismo, misoginia sono quel miscuglio su sui si basa un populismo che deve creare contrapposizioni sociali se vuole ottenere voti mentre non fa nulla per la gente. Salvini non toglie le accise alla benzina ma chiede voti per aver modificato dei moduli ministeriali al solo scopo di umiliare le famiglie sgradite a Pillon. Non offre lavoro, ma si vanta di aver sbattuto in mezzo alla strada migliaia di disperato che sta consegnando alla malavita dopo aver detto che il cittadino deve comprarsi una pistola se vuole sentirsi sicuro. E i suoi sono tutti contenti per questo.
Se stessimo alle teorie si Gandolfini sulla necessità di impedire ogni educazione al rispettp, dovremmo pensare che i genitori di bambino abbiano il diritto garantito da Pillon di poter rivendicare «la loro priorità educativa» nel creare un piccolo Hitler. Perché se si cerca di far passare l'idea che alcune forme d'odio sarebbero «opinione», poi non esisterà più argine alla quantità di porcherie che troveremo sulle pagine di cronaca.
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