Salvini impugna la trascrizione della bimba con due madri: «La legge sulle unioni civili non parla di filiazione»


Con la sua partecipazione al congresso di Verona, Matteo Salvini ha inaugurato la sua crociata contro le famiglie gay. Come primo atto, il ministro leghista ha deciso di impugnare la trascrizione di un atto di nascita di un bambino barese con due madri.
Ora la minore rischia di essere resa irfana, con Salvini che ha chiesto che l'atto sia mandato in tribunale per ottenerne la cancellazione.
Secondo quanto riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, «il ministero dell’Interno, tramite l’avvocatura dello Stato con la legale Ines Sisto Monterisi, ha motivato la sua posizione sulla base della legge italiana relativa alle unioni civili che non parla di filiazione. Per il ministero, cioè, il fatto che le due donne siano unite civilmente anche in Italia è irrilevante perché, non avendo la madre italiana un legame biologico con il minore, il bambino non può avere la cittadinanza che in Italia è solo per diritto di sangue».
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