Bolsonaro non vuole turisti gay in Brasile, poi aggiunge «ma se volete fare sesso con una donna, restate pure»


Matteo Salvini e i suoi amichetti paiono voler fare a gara per chi ostenta maggiormente la propria omofobia. Questa volta è il suo compagnuccio Bolsonaro ad aver rassicurato gli integralisto che il Brasile non diventerà «un paradiso del turismo gay» ma sarà un luogo in cui i maschi potranno trovare donne da poter usare come oggetti sessuali in conformità alle indicazioni sessuali di Simone Pillon (il leghista che ama nominate il nome di Dio invano ogni qualvolta chieda riconoscimenti giuridici per i suoi coiti vaginali).
Già in precedenza Bolsonaro si era detto «molto orgoglioso» di essere «omofobo». Ora ha invitato i puttanieri di mezzo mondo ad andare da lui, asserendo che «Se venite (in Brasile) e volete fare sesso con una donna, dovete rimanere nel nostro Paese per sempre».
L'uomo si è poi vantato di come Rio de Janeiro sia stata trasformata in una terra ostile ai gay, rimarcando il suo sostenere che lui preferirebbe un figlio morto ad un figlio omosessuale. In fondo non ha mai perso occasione per sostenere che imprecisati «fondamentalisti omosessuali» vogliono fare il lavaggio del cervello ai bambini in modo da «farli diventare gay o lesbiche per soddisfarli sessualmente in futuro». Ma dato che l'omofobia va sempre di pari passo con il sessismo, sbraitò in faccia ad una deputata che era troppo brutta per essere violentata e che la nascita della figlia, dopo quattro maschi, era stata un «momento di debolezza».
Il fatto che Matteo Salvini lo stimi e lo definisca un suo «amico» dovrebbe essere fonte di seria preoccupazione. Diceva Gesù che per comprendere una persona basta guardare alle sue frequentazioni...
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