Francesco Polacchi, il picchiatore fascista che Salvini ha scelto come proprio editore


Orgogliosamente fascista e già pregiudicato, Francesco Polacchi è tutt'ora sotto processo per violenze. E pare surreale sia lui l'uomo a cui il ministro dell'interno ha fatto stampare il libro di auto-celebrazione che si è fatto scrivere da una giornalista di estrema destra de Il Giornale.
L'amichetto di Salvini alterna le sue scorribande all'interno di squadre di picchiatori alle cene che si concede insieme al ministro, dichiarando tutto tronfio che «Il vero male italiano è l'antifascismo».

Il suo primo arresto risale al 2008, quando Polacchi guida gli scontri dei giovani fascisti contro gli studenti del movimento dell'Onda che protestano contro i tagli del governo Berlusconi alla scuola. le violenze da lui compiute gli costeranno una condanna ad un anno.
Due anni prima, soli 21 anni, accoltella un giovane sassarese a Porto Rotondo e ne ferisce altri due davanti ad una discoteca. Ed anche nel 2010 Polacchi aggredisce con cinghie e bastoni alcuni militanti del Centro Sociale Acrobax che stanno affiggendo alcuni manifesti a Roma Tre.

Con CasaPound fonda il marchio Pivert, onorato da Matteo Salvini che ha fatto da testimonial allo stadio con i loro capi. La sede è la stessa de Il Primato Nazionale, il quotidiano del partito fascista. Quei capi verranno adottati come simboli di appartenenza ai «fascisti del terzo mllennio»
Polacchi è l'amministratore unico con il 70% della proprietà, mentre il restante 30% è intestato alla società Minerva Holding che è controllata per un quarto da Polacchi stesso
Ma i pestaggi non finiscono. Nel 2017 guida un'irruzione a Palazzo Marino ed aggrediscono la delegazione di un comitato di inquilini della zona San Siro. Nella citazione si afferma che in due «aggredivano con calci e pugni» due membri del comitato inquilini, procurandogli delle lesioni «al volto e alla testa» dopo aver apostrofato con insulti razzisti un ragazzo di colore.
Uno dei due picchiatori è lui, Francesco Polacchi. Nel frattempo lancia anche la casa editrice Altaforte che si occupa di promuovere il fascismo eun revisionismo storico ad ode del suo amato Benito Mussolini.

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