L'Unità uscirà nelle edicole a firma di Maurizio Belpietro


«Si tratta di un gesto gravissimo, un insulto alla tradizione politica di questo giornale e della sinistra italiana prima ancora che una violazione delle norme contrattuali». Così il cdr commenta la decisione di Piesse di far firmare a Maurizio Belpietro il numero speciale de L'Unità che verrà fatto uscire nelle edicole il 25 maggio al fine di evitare il decadimento della testata.
Il cdr parla di un «ultimo affronto alla storia del quotidiano fondato da Antonio Gramsci arrivato questo pomeriggio all’improvviso e senza alcuna comunicazione al Comitato di redazione da parte dell’amministratore delegato Guido Stefanelli quando in redazione era in chiusura il numero speciale realizzato per evitare la decadenza della testata».
Dal canto suo, il "giornalista" salviniano non si è astenuto dall'insultare i giornalisti: «I comunisti si diano da fare, non lo dirigerò. L'ho firmato solo», ha dichiarato. Poi, sostenendo che lo si dovrebbe ringraziate, ha pure aggiunto: «Non condivido niente di quello che c’è scritto, però gli ho permesso di andare in edicola».
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