Matteo Salvini manderà in Europa quattro integralisti associati alla lobby di Gianfranco Amato: «Vogliamo una società fondata sulla regalità sociale di Cristo»


Gianfranco Amato, in qualità di presidente dei Giuristi per la vita, di Vita è e di Nova Civilitas (nonché cavaliere dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, membro del comitato di Massimo Gandolfini, consulente legale dell’organizzazione integralista britannica CORE Comment on Reproductive Ethics ed allied attorney della statunitense A.D.F. Alliance Defending Freedom che si occupa di fornire assistenza legale gratuita a chi delinque o discrimina in nome di Dio) si è pubblicamente vantato di come alcuni candidati delle liste leghiste siano in realtà uomini riconducibili alla sua lobby omofoba ed integralista.

Dalla sua pagina Facebook, Amato spiega che a rappresentarlo in Europa ci sarà la leghista Susanna Ceccardi, l'ex sindaco di Cassina che si è rifiutata di rispettare la legge sulle unioni civili. Di lei Amato dice sia una donna da lodare per le sue «continue battaglie iniziate a Cassina contro il gender e le unioni civili»
Di Paolo Borchia ci dice che «porterà in Europa le radici cristiane della nostra terra e di una società fondata sulla regalità sociale di Cristo», mentre di Silvia Sardone racconta che lavorerà per suo conto al fine di imporci «un’Europa Cristiana». Ma se si conoscono i termini usati da Amato, si sa che la sua idea di "cristianesimo" si riduce spesso all'omofobia, alla xenofobia, al razzismo e al completo disprezzo per l'invito all'amore e all'accoglienza di Gesù. Non a caso, durante i suoi congressi, è solito invitare ad ignorare la parabola della trave e della pagliuzza in nome di come lui sostenga che elargire giudizi morali contro il prossimo sia un «dovere».
Ed ancora, Amato assicura che il suo Vincenzo Sofo, ossia il compagno di Marion Le Pen, «subentrerà a Salvini non appena il leader leghista rinuncerà al seggio per rimanere al suo posto a Roma».

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