Provita Onlus lancia l'allarme: «La transessualità è infettiva. Bisogna togliere i figli a chi accetta la transessualità»


Secondo Luca Volonté, la transessualità sarebbe contagiosa e si svilupperebbe come un'epidemia. L'assurda teoria (che peraltro ha l'odore di un reato di procurato allarme) è stata diramata dalle pagine del sito di propaganda omofobica di Provita Onlus. Con toni isterici, il fondamentalista si mette a sbraitare:

Da non credere, ormai in Inghilterra la moda ‘trans’ colpisce non solo i teenagers ma si va diffondendo come una epidemia anche tra i ‘genitori’ di infanti.
Un giudice della Corte Suprema ha concesso a un’autorità locale il permesso di revocare le procedure di assistenza sociale contro una famiglia affidataria di due giovani, perchè ragazzi socialmente in transizione come ragazze. Il bambino più grande (“Child R”) è il figlio naturale della coppia. All’età di 13 anni questo bambino è stato completamente trasformato socialmente, percorso iniziato dall’età di 7 anni. Il secondo bambino (“Child H”) è stato adottato e all’età di 6 anni è anche egli socialmente in transizione. Un altro figlio adottivo (età sconosciuta) che era con la famiglia da tre anni e mezzo, e lasciato nel 2007, aveva avuto anche problemi di identità di genere. 

Se in quella supercazzola non si capisce nulla, Volontè non tarda a spiegare che lui esige che i servizi sociali tolgano i figli a chi non li discrimina in base all'identità di genere. Racccontando che chi non discrimina sia in errore perché l'odio deve essere ciò che governa il suo mondo, sbraita:

Gli assistenti sociali avevano accusato la coppia di aver spinto i propri figli a cambiare sesso e genere. Gli stessi servizi sociali avevano minacciato di prendersi in carico il bambino affidato alla coppia, identificato come “H”, dicendo che era stato ‘attivamente incoraggiato’ dai genitori in questi suoi atteggiamenti. Ma il giudice della Corte Suprema, Justice Williams, ha stabilito invece che i genitori sono «in sintonia e attenti» all’interesse del bambino, anzi ha esaltato l’atteggiamento dei genitori che avevano spinto il proprio figlio a indossare l’abbigliamento scolastico femminile, descrivendoli come “buoni genitori” per averlo fatto.
Uno specialista di studi di ‘gender’, sentito dal Tribunale per un parere, aveva precedentemente informato la Corte Suprema di Giustizia, a Westminster, che la sua opinione sulla disforia di genere del bambino confermava la coerenza del comportamento dei genitori.

Immaginiamo che il fondamentalista Volontà abbia verificato che sul tesserino di quell'uomo ci fosse la dicitura "esperto gender" come lui giura su Dio. E nonostante tutte le persone competenti abbiano concordato sul fatto che i genitori abbiano agito nell'interesse del minore, è ricorrendo ad una dietrologia da voltastomaco che il fondamentalista se ne esce dicendo:

«Questa decisione del Giudice Supremo costituisce un pericoloso precedente. Non deve esserci nessuna area di custodia dei bambini affidata agli ideologi… In parole povere, questo giudizio crea una scappatoia e mette a rischio i bambini vulnerabili», questo il giudizio di ‘TrangenderTrend’, un gruppo di genitori con sede nel Regno Unito che sono preoccupati per l’attuale tendenza a diagnosticare i bambini come transgender, compreso il numero senza precedenti di adolescenti che si auto-identificano improvvisamente come “trans” (Rapid Onset Gender Dysphoria o ROGD). «Siamo inoltre preoccupati per la legislazione che pone i diritti dei transgender al di sopra del diritto alla sicurezza per le ragazze e le giovani donne nei bagni pubblici e negli spogliatoi. Non abbiamo affiliazioni religiose o politiche. Proveniamo da ambienti diversi…».

Insomma, gli esperti non capirebbero nulla e il primo Pillon che fonda un gruppo omfobo avrebbe piàù ragione di loro perché dice quello che Volonté vuole sentirsi dire, ossia che lui farebbe ad odiare quei bambini a voler danneggiar la loro loro vita in nome di come lui creda che i suoi pruriti sessuali debbano essere ritenuti dogma di fede.
E non meno patetico è come Provita continui a dire che l'indottrinamento all'omofobia dei minori sarebbe una presunta "libertà educativa" mentre la tolleranza verso la loro identità debba essere punita perché sgradita a chi vuole imporre il suo odio alla società.

E non meno consueto è il ricorso a nomi detti quasi a caso, buttati l' per sostenere che i gay darebbero ragione agliomofobi:

Alla transizione di genere precoce, come quella dei bimbi in Inghilterra e Australia, si sono opposti scienziati e leaders del mondo Lgbt come Catherine McGregor che ha riconosciuto come in questa età infantile sia ‘troppo presto’
[...] Allucinante: Inghilterra contemporanea, una ‘brexit mentale’ ben più grave di ogni scelta politica.

Di allucinante c'è solo la perfidia e la malafede chi chi è capace id firmare simili proclami dì'odio. E tra i commenti (o meglio, tra i pochi commenti che passano la censura di provita), c'è il solito fondamentalista che va in giro a spacciare le sue teorie basate sul pregiudizio come se fossero grandi verità scientifiche. E scrive:

Mi piacerebbe che si rendessero conto della società di persone fragili e confuse che stanno creando e dei danni irreparabili che stanno facendo. La verità è che questo è un nuovo mercato e la gente si fa convincere facilmente…basta un po’ di propaganda, tanto nessuno ha più la capacità di ragionare in modo obiettivo, neanche su un dato così scontato come dovrebbe essere quello biologico. Vengano tra dieci anni a raccontarci di quanto sono felici tutte queste persone a cui sono state rubate l’identità e l’infanzia.

Tutto questo deriva come la signora Lorena (autrice del commento) basi tutte le sue convinzioni sul fatto che a lei piace l'uccello e che quindi chi non è come lei (ariana, ndr) debba essere necessariamente ritenuto confuso. Perché ammettere le differenza significherebbe rinunciare alla loro convinzione di essere migliori i degli altri pur non avendo mai fatto nulla nella vita.

4e quo9injdi ch9i8 npon ha bvogholia si sponpinare POillon com eloi dsia bstgaluiati pereché Duo vuiokle ch elqa
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