Fecondazione assistita. Secondo la Consulta, non è incostituzionale discriminare le coppie lgbt


Secondo i giudici della Consulta, non c'è alcun problema nel negare alle coppie omosessuali di poter accedere alle tecniche di fecondazione assistita garantite agli eterosessuali. È dunque passata la linea dell'avvocatura leghista che, volta a sostenere che "non esiste un diritto alla genitorialità" e la decisione su chi debba poter avere figli spetterebbe elusivamente al legislatore.
È dunque il leghista Simone Pillon o il leghista Matteo Salvini a poter decidere se Massimo Galdlfini deve potersi procurare decine di figli che compensino la sterilità della sua unione matrimoniale mentre chiede si vieti a dei genitori dello stesso sesso di poter veder riconosciuto loro figlio.
Secondo l'avvocato Alexander Schuster, il divieto previsto dalla legge 40 sarebbe discriminatorio ed ha sostenuto che «Una coppia di donne omosessuali che decidono di avere un figlio non deve per questo andare per forza all’estero». Ma la tesi che ne emersa è sempre la stessa: chi vuole poter VIVERE  farebbe bene ad abbandonare un'Italia leghista in cui c'è la fila di chi pretende di poter imporre le proprie opinabili opinioni agli altri. E forse sarà pure pericolosa dato che è prevedibile attendersi un'offensiva integralista che cercherà di sfruttare la sentenza per introdurre discriminazioni sempre più feroci.
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