Forza Nuova sostiene che loro non hanno nulla contro i gay, purché non chiedano eguaglianza o diritti


Nell'Italia leghista, l'odio viene sdoganato come se fosse una "opinione" e pare non eesserci più margine alle iniziative organizzate dall'estrema destra contro interi gruppi sociali. Contro il Vicenza Pride, i fondamentalisti hanno organizzato una blasfema "processione di riparazione" a nome di una fantomatica associazione San Marco Evangelista, con la quale dicono di voler riparare «il danno provocato all'ordine naturale e soprannaturale». Immancabile sarà anche un convegno che tenterà di promuovere l'ideologia della setta di Gandolfini volta a cercare di opporre i gay alla «famiglia» in una negazione dell'intelligenza umana.
Tra i sostenitori delle due carnevalate, guardacaso ci sono anche i soliti militanti di Forza Nuova, fondatori delle varie organizzazioni di sedicenti "pro-life" (ossia gente che pretende un sadico prolungamento dell'agonia ai bambini terminali mentre loda chi non vuole salvare la vita dei bambini migranti che affogano) e "pro-family" (ossia gente che vuole che ridurre i genitori di figli gay ad essere terrorizzati che i propri figli possano essere picchiati a sangue nelle scuola da omofobi che vengono quotidianamente armati dalla retorica leghista e gandolfiniana).
Nel comunicato diramato dai "fascisti del terzo millennio", si alternano i soliti insulti gratuiti agli slogan coniati dal loro Gianfranco Amato, volti a sostenere che i diritti delle minoranze debbano essere ritenuti "capricci". Ed è così che, in quel processo di auto.-assoluzione che tanto piace ai violenti, affermano che «non abbiamo assolutamente nulla contro gli omosessuali e riteniamo sacro che ognuno sia libero di amare chi vuole, di vivere in intimità il proprio rapporto. Possiamo disquisire se questo piace o non piace ma non siamo nessuno per dire alle persone chi devono amare e cosa devono fare all’interno delle mura domestiche».
E e forse si potrebbe osservare che anche loro farebbero bene a fare i fascisti a casa loro e non nella pubblica piazza attraverso carnevalate che offendono Dio e il buonsenso, i camerata se ne escono con attacchi isterici contro i pride: «quello che è osceno e dà molto, molto fastidio è la carnevalata di puro degrado e immensa volgarità a base di feticismo e transessualismo che vengono portate in piazza durante i vari Pride in giro per il mondo. Un discorso è manifestare per un proprio diritto (che poi i diritti sono ben diversi dai capricci), un discorso è trasformare il tutto nella fiera dello squallore e della morte del pudore nella maniera più assoluta».
Sarà, ma tra due persone che si amano e camerata che odiano, non è difficile comprendere chi sia l'insulto alla ragione.
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