Giuditta Pini querela l'odio sessista promosso dalla Lega


«Amiche ho bisogno di voi». Così il deputato leghista Alex Bazzaro chiama a raccolta le donne della lega affinché lo aiutassero ad insultare una collega del Pd, la quale ha annunciato che ricorrerà alle vie legali.
La vicenda ha avuto inizio con il solito post di stampo leghista in cui Bazzaro ha incitato i suoi proseliti a dileggiare ed insultare alcuni partecipanti al Pride. La Bazzaro lo ha accusato di fare «come Salvini» nel «gettare in pasto ai suoi follower delle ragazzine minorenni» dato che il leghista non si era neppure astenuto dall'insultare chi non risultava conforma l volere del suo amichetto Simone Pillon e di bollare delle cittadine con epiteti offensivi. E dato che se l'era presa principalmente contro le lesbiche, la deputata dem aveva aggiunto pure «Poi un giorno parleremo dei problemi degli esponenti della Lega con le donne che non li assecondano».
In risposta, il leghista ha scritto: «la deputata del Pd Giuditta Pini, dice che ho dei problemi con le donne, solo per aver trovato volgari cartelli del Pride, “Più ditalini, meno Salvini” e “Porti aperti come i nostri culi”. Secondo voi ho sbagliato? Rispetto e diritti vanno di pari passo».
Tralasciando l'assurdità del suo sostenere che le vittime di omofobia dovrebbero mostrare "rispetto" per gli omofobi, è incitando i suoi follower che il leghista ha raccolto sulla sua pagine irripetibili insulti sessisti contro la deputata: «Troietta da quattro soldi», «Povera demente». «Demente psicopatica comunista». «Si vede che la Pini gli piacciono i culi aperti o ha una figlia a cui piace prenderlo in culo da cazzoni alla Rocco».
Ora i leghisti che hanno formato quei messaggi verranno denunciati. Lo assicura la stessa Giuditta Pini: «Sono stata messa alla gogna social da un deputato della Lega. Non sono la prima, non sarò l’ultima. Pare che al partito di Salvini piaccia aizzare i propri follower contro le donne. È la Misoginia di Stato, bellezza. Con l’avvocato stiamo raccogliendo i commenti più truci e minacciosi. È intollerabile che le donne debbano subire questo trattamento. È intollerabile che debba subirlo chiunque. È ora di reagire».
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