La fondamentalista Silvana De Mari è stata nuovamente condannata per diffamazione aggravata


Ancora una volta i tribunali hanno constatato la matrice calunniosa e diffamatoria della propaganda omofoba di Silvana De Mari. Patrocinata dal partito di Matteo Salvini e promossa dall'integralismo organizzato,la fondamentalista è stata nuovamente condannata dal Tribunale di Torino per diffamazione aggravata. Questa volta aggredì i soci e le socie del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma sostenendo:

Il circolo lgbt di Roma è intitolato a Mario Mieli, cantore di pedofilia, necrofilia e coprofagia. Posso assumere che tutti gli iscritti provino simpatia per queste pratiche? O che almeno non ne provino nausea? Posso? E così tutto diventa lecito in quanto non è patologico, non è una malattia.

La donna ribadì quelle affermazioni in un'intervista pubblicata da Mario Adinolfi, sostenendo che gli iscritti al circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma «provino simpatia» per «pedofilia, necrofilia e coprofagia».
Ora dovrà pagare 1000 euro di multa, un risarcimento dei danni da liquidare in separato giudizio civile, una provvisionale di 5000 euro e le spese legali liquidate in 3420 euro (a cui si aggiungeranno gli accessori di legge). La motivazione della sentenza verrà depositata entro 90 giorni

Sebastiano Secci, presidente dell’associazione, commenta: «Sono felice che questa notizia arrivi mentre una nutrita delegazione del Circolo Mario Mieli e di numerosissime altre realtà LGBT+ italiane, si trova a New York per il grande World Pride. Oggi è un giorno speciale, ricordiamo i 50 anni dai moti di Stonewall, iniziati proprio la notte del 28 giugno 1969. Le socie e i soci del Circolo non intendono consentire a nessuno di diffamare ulteriormente la storia della nostra associazione. Quella notte di 50 anni fa le ragazze di Stonewall ci hanno insegnato a dire basta ai soprusi e alle umiliazioni ricevute, questa condanna è figlia di quegli insegnamenti».
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