Report e quei 480mila euro di soldi pubblici che la Lega ha versato alla società di una barista


I giornalisti di Report si sono posti una semplice domanda: perché la Lega di Matteo Salvini ha versato 480mila euro di soldi pubblici alla società di una barista di Clusone?
A due mesi dalle elezioni, il 2 maggio 2018, la cognata di Alberto Di Rubba ha aperto la Vadolive srl. Di Rubba, con Andrea Manzoni, è uno dei due collaboratori di Giulio Centemero, il tesoriere della Lega che è stato indagato a Bergamo per finanziamento illecito.
Il gruppo della Lega di Salvini al Senato decide di sottoscrivere con questa società un contratto da 480mila euro per comunicare le attività della Lega sui social network, nonostante la cognata di Di Rubba abbia semplicemente un bar a Clusone in provincia di Bergamo. La società girerà poi 87 mila euro ad alcuni membri dello staff del ministro Salvini, tra cui Luca Morisi. Un'parte di questo denaro pare sia rientrata nelle tasche di Salvini.
Con toni quasi intimidatori, il leghista Giulio Centemero ha rilasciato un comunicato in cui afferma: «Il servizio non fa altro che riportare le medesime stupidate raccontate dai giornalisti de L’Espresso nei confronti dei quali ho già depositato denuncia per diffamazione. Mi basterà cambiare intestazione e data e per il resto la denuncia sarà la medesima. La cosa davvero fastidiosa è che il racconto è rimasto fermo a mesi fa. Riescono anche a trovare il coraggio di criticare la mia poca trasparenza per non aver dato risposte! Ma sono mesi che ho dato pubblicamente risposte, punto a punto, alle solite fesserie. Si vadano a vedere il mio blog; io non ho tempo di rispondere a chi non ha alcuna intenzione di ascoltare. Per cui non mi resta che ringraziare chi, ogni settimana e in maniera cosi’ puntualmente, mi dà la possibilità di raccontare nuovamente fatti e vicende oramai note. I 49 milioni non sono mai stati sottratti ai cittadini dalla Lega Nord. Sono stati proprio gli italiani che con il loro voto hanno contribuito ad assegnare questi fondi al partito».
I giudici hanno detto altro, ma evidentemente la loro sentenza non ha valore se lui, nel suo blog personale, dice che non è vero. E, soprattutto, non si capisce perché faccia vittimismo sui 49milioni di euro sottratti agli italiani dal suo partito quando il servizio parlava di 480mila euro di soldi pubblici dati alla società di una barista.
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