Anche il Vaticano sciacalla Bibbiano e si inventa una «ideologia anti-famiglia»


È dai microfono di Radio Vaticava il vescovo di Reggio-Emilia, che monsignor Massimo Camisasca è intervenuto sui presunti illeciti di Bibbiano, affermando che «sappiamo tutti che la realtà delle famiglie è una realtà fragile ma si è voluto ulteriormente infragilirla, creando le famiglie accanto alla famiglia, e quindi togliendo alla famiglia il sostegno che essa deve avere come realtà umana, e quindi come realtà che può essere percorsa da un’infinità di fragilità ed errori».
Dopo la sua strumentalizzazione, il vescovo ha condannato le strumentalizzazioni politiche dei fatti asserendo che «nel nostro Paese si strumentalizza tutto, tutto diventa una ragione per sostenere o abbattere un governo, per accusare o per difendere il tale e talaltro partito, il tale e talaltro personaggio… Dobbiamo assolutamente prescindere, uscire da questa logica. Dobbiamo piuttosto preoccuparci dei trend culturali e dei trend ideologici, che naturalmente attraversano anche i partiti, ma che determinano direttamente questa visione sbagliata della famiglia, dei rapporti fra genitori e figli e della necessità di “punire” la famiglia quando invece andrebbe sostenuta, aiutata e appoggiata».

Ridefinendo il pensiero del porporato secondo la propaganda delle lobby integraliste vicino alle lobby integraliste, sulla Gazzetta di Reggio troviamo scritto:


Nonostante anche il titolo scelto da VaticanNews parli di «ideologia anti-famiglia», nella trascrizione dell'interno intervento il vescovo non ha mai usato quella parola. Eppure è stata aggiunta, usando quelle parole per accomunarle alla propaganda di certe lobby e di certe ideologie.
E non sarà forse che la responsabilità è dei responsabili dovranno essere accertati dalla magistratura e non da chi parla sulla base dell'umore o del sentito dire? E perché mai bisognerebbe accettare l'idea di "famiglia" teorizzata da Pillon solo perché lui grida come un forsennato che si reputa migliore degli altri perché si porta a letto una donna?
Ma, soprattutto, è mai possibile che a voler dare lezioni sulla famiglia siano quei preti che hanno deciso intenzionalmente e consapevolmente di non averne una?
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