Inghilterra, ragazza picchiata a sangue al grido di «fott**a lesbica»


Mentre Fratelli d'Italia fa ostruzionismo e Provita Onlus definisce «liberticida» una legge contro i reati a sfondo omofobo, dall'Inghilterra giunge l'ennesima storia di ordinaria omofobia.
Ellie-Mae Mulholland è una ragazza di soli 18 anni che è stata violentemente picchiata da due persone a cui aveva prestato dei soldi. L'aggressione è avvenuta mentre la ragazza era al telefono con la madre, mentre i due aggressioni le urlavano: «Fott**a lesbica».
La 18enne ha riportato la rottura del naso, lividi in tutto il corpo e in particolare due molto grossi al volto e un sospetto un trauma cranico.
La Polizia sta indagando, ma il reato non è stato classificato come crimine di odio dato che il movente sarebbe stato il denaro. Il tutto ace della falsa testimonianza dei sedicenti movimenti "pro-life" che tentano di sostenere che la protezione delle persone lgbt sarebbe un "privilegio" e non un diritto di chi -anche per colpa loro- rischia di essere aggredito per il solo fatto di esistere.
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