L'assessore di Asti: «I Pride incitano alla violenza e offendono il pudore. I gay hanno già abbastanza diritti, che vogliono?»


«Non sono contrario al Pride. Lo condanno apertamente». «Da assessore lo condanno perché è una manifestazione violenta e che incita alla violenza». Sono alcune delle gravi dichiarazioni rilasciate a La Stampa da Gianfranco Imerito, assessore alla cultura presso il Comune di Asti, dopo il la mancata concessione del patrocinio al Pride.
Nonostante le uniche violenze viste siano quelle che si sono registrate ai danni degli organizzatori della manifestazione, è promuovendo pregiudizi che il signor Imerito dichiara: «Parlo di violenza verbale, violenza verso il comune senso del pudore e della decenza. Io sono capitato per caso in mezzo ad un corteo del genere a Roma e so di cosa parlo». E riguardo alle rivendicazioni, aggiunge: «I diritti li hanno già ottenuti. Non so cosa vogliano ancora. Una legge sull’utero in affitto o cose del genere? Ma per carità, non voglio neanche pensarci».
Insomma, cosa pretendono quei gay che nel suo disinteresse vengono picchiati, insultati offesi quotidianamente? Cosa vogliono quei gay che lui sostiene debbano avere meno diritti di lui? E come osano chiedere rispetto mentre lui li denigra anche se poi pretende che il suo stipendio sia pagato anche con le loro tasse?
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