Matteo Salvini sfotte Conte: «Le sue parole mi interessano meno di zero»


Non solo si è categoricamente rifiutato di rispondere in Parlamento di quel suo uomo che è stato beccato a trattare la svendita dell'Italia a Mosca in cambio di 65 milioni di dollari di fondi neri alla lega, ma Salvini ha deciso di sfottere il premier Conte averlo mandato in aula a difenderlo. A tanto è arrivata la sfacciataggine e il bullismo del leader del Carroccio.
Assicurandosi l'assenza di un contraddittorio dato che he a lui piace poter dire ciò che vuole senza che nessuno possa contraddirlo, è dai microfoni di Radio Anch'io che Salvini ha dichiarato che «Le parole di Conte mi interessano meno di zero».
Si è anche detto contrariato all'idea di dover rendere conto agli italiani dei suoi affari dato che in Italia decide lui e si fa quello che dice lui. Con una ferocia inumana, il leghista ha dichiarato: «Mi è sembrato strano che il presidente del Consiglio, senza che nessuno glielo avesse chiesto, sia andato in aula dicendo: se mi toglieranno la fiducia tornerò in quest'aula a cercare la fiducia... come se ci fosse la necessità di cercare degli Scilipoti di turno per non andare a casa. Non è un problema che mi tocca, io finché posso fare le cose sto al governo, se dovessi accorgermi che sto al governo per non fare le cose».
Ha poi spiegato che il suo obiettivo è di diventare premier in modo da poter imporre agli italiani tutto ciò che vuole, tra una sagra della salsiccia ed un comizio pagato con le loro tasse.
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