#Odiareticosta. Parte la campagna contro i commenti d'odio sui social network


Le parole d'odio, le minacce, le offese omofobe, sessiste, razziste, non verranno più perdonate e gli haters verranno to toccati in quello che gli è più caro: il portafogli.
Così lo studio legale bolognese Wildside e la casa editrice e scuola di filisofia Tlon annunciano il progetto che li ha visti mettere in piedi un gruppo di avvocati, filosofi, comunicatori, investigatori privati, informatici forensi che raccoglieranno le segnalazioni degli utenti che sono stati diffamati, offesi, calunniati, minacciati sui social. Il tutto tentando di fare in modo che il danno d'immagine e di reputazione subito sia economicamente risarcito. Lo scopo è ovviamente quello di mettere a freno il crescente odio defecato da odiatori di professione, leoni da tastiera e terroristi della rete.

L'avvocatessa Cathy La Torre spiega che i commenti d'odio verranno citati in giudizio. Per segnalare basterà i LINK DEI POST (e NON gli screenshot) dove ci sono contenuti d'odio all'indirizzo email [email protected].
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