Salvini mette alla gogna il prete che prega per chi salva vite umane a lui sgradite


Sarà che Matteo Salvini ama fare il bullo e non si è mai fatto scrupoli a mettere alla gogna chiunque osi contrastare il suo profitto personale, ma nulla ci spiega con quale diritto un ministro leghista possa aizzare l'odio dei suoi proseliti dopo essersi erto a detentore del volere di Dio contro il prossimo.
Ponendo come premessa gli insulti che da giorni sta riservando ad una cittadina incensurata che lui odia e che lui esige sia punita perché gli ha fatto perdere voti (e quindi profitti) tra gli elettori xenofobi e neofascisti, è vomitando i suoi soliti insulti gratuiti che scrive:


Dato che Salvini insulta i giornalisti che gli pongono domande scomode sostenendo che dovrebbero candidarsi se vogliono esercitare il loro diritto di parola e dato che Salvini insulta i giudici sostenendo che dovrebbero candidarsi se vogliono applicare la legge contro il suo volere, non si capisce perché il ministro leghista non si candidi a Pontefice prima di pretendere di dire ai preti che non devono ringraziare chi salva vite umane.
Il fatto che lui lecchi rosari mentre promette che mai e poi mai darà ascolto all'invito all'accoglienza predicata da Gesù non è certo un motivo che lo legittima a defecare odio contro chi preferisce Cristo al suo odio e alla sua xenofobia. E forse sarebbe anche ora che qualcuno garantisca che lo stato non si ponga come un antagonista dei cittadini in atti di bullismo che insultano le istituzioni e il buonsenso.

Update: Dopo le polemiche del ministro leghista, pare che il vescovo abbia chiesto al sacerdote di non celebrare quella messa dato che i leghisti si sentono offesi da chi prega per la vita e non contro i migranti, magari promettendo discriminazioni e persecuzioni dopo aver baciato rosari o leccato crocefissi davanti elle telecamere.
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