Russia. Manganellate ed arresti contro il Pride di San Pietroburgo


Ancora una volta la Russia che tanto piace a Salvini ha dato ostentazione della sua follia, usando lacrimogeni e manganelli contro una conquantina di coraggiosi attivisti che hanno sfidato la polizia per prendere parte al Pride di San Pietroburgo.
Gli attivisti si erano radunati nella piazza principale della città, ritrovandosi circondati da decine di poliziotti armati. Poi sono iniziate le botte e gli artesti di chiunque avesse una bandiera rainbow. Mentre i manifestanti venivano ammanettati e portati via a bordo di cammionette ed almeno tre persone sono state portate via in ambulanza.

Sui social network, Aleksei Nazarov racconta:

Il mio Pride si è concluso alle 4 del mattino del 4 agosto, quando sono tornato a casa in taxi. Sono sopravvissuto all’abominevole detenzione illegale in Piazza, a San Pietroburgo, alle torture su un bus della polizia (dove hanno spruzzato gas sui detenuti, senza acqua e senza poter andare in bagno). Mi hanno fermato alle 17:40, sono arrivato al dipartimento di polizia alle 21:10, dove ho trascorso più di tre ore. Sono sopravvissuto al pestaggio di un mio amico in quello stesso bus da parte dei poliziotti. Manganellate sulla testa, sullo stomaco, sulla schiena, ammanettati. Sono sopravvissuto alla detenzione illegale dei miei amici e conoscenti. Sì, sopravviverò a tutti e tutto! Ancora e ancora uscirò con la bandiera arcobaleno per le strade! E il San Pietroburgo LGBT-Pride si terrà nel cuore di San Pietroburgo. E non perdonerò mai nessuno per la mia umiliazione, il dolore causato a me e ai miei amici. Non perdonerò mai a nessuno le mie lacrime, per l’impotenza e la disperazione vissuta alla stazione di polizia, dopo il mio rilascio, quando ho saputo che il mio amico non sarebbe stato rilasciato fino al mattino e che potrebbe dover affrontare accuse penali per aver presumibilmente attaccato gli agenti di polizia (anche se sono stati loro a picchiarlo). Il mio dolore mi rende più forte! Chiedo l’abrogazione di leggi discriminatorie contro gay, lesbiche, bisessuali, persone transgender e altre persone della comunità LGBT. Chiedo l’adozione di leggi federali che garantiscano l’uguaglianza e la protezione dei cittadini LGBT-russi contro la discriminazione e la violenza. Ho il diritto di vivere, amare ed essere felice esattamente dove vivo. Felice Pride.
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