I giudici salvano la vita alla neonata condannata a morte dalle «convinzioni religiose» dei suoi genitori
Avessero dato retta alla setta di Gandolfini e al loro sostenere loro sostenere che i genitori debbano poter liberamente disporre dei propri figli sulla base della loro presunte «convinzioni religiose», la piccola sarebbe morta.
I fatti si sono consumati in una sala operatoria dell'ospedale di Legnano, dove una neonata di 10 mesi doveva essere operata d'urgenza a causa di una grave emorragia celebrale. Eppure, nonostante la gravità della situazione, i suoi genitori si sono messi a sbraitare che loro non avrebbero mai permesso la necessaria trasfusione di sangue che avrebbe salvato la vita a loro figlia perché Testimoni di Geova.
Stando alle teorie di Gandolfini o del leghista Pillon, i medici avrebbero dovuto chiudere accettare quella decisione perché la piccola era da intendersi come una "proprietà" di cui disporre a proprio piacimento. Ma fortunatamente non è andata così: i carabinieri hanno telefonato al giudice e i giudice ha tolto la patria podestà ai due genitori, salvando la vita alla piccola.
Ora i due genitori potranno candidarsi per un posto sul palco di Pointida, così magari potranno lamentarsi di quei quei giudici cattivi che "rubano" i bambini ai genitori solo perché loro sono disposti ad uccidere nel nome di Dio.