La finta bimba di Bibbiano esibita da Salvini a Pontida? Illegalmente prelevata dalla donna e sottratta al padre


Ad agosto diceva che i bambini vanno tenuti fuori dalla politica, usando suo figlio come scudo per non rispondere a chi gli chiedeva conto perché lui lo facesse giocare con dei mezzi della polizia di stato. Consegnata la maglietta di Miss Papete a sua figlia e fatto cadere il governo per cercare di ottenere «pieni poteri», Salvini ha cercato consensi attraverso l'esibizione dal palco di Pontida una falsa «bimba di Bibbiano».
L'operazione si inserisce all'interno di quella becera propaganda salviniana che mira a creare odio popolare contro i suoi avversari politici attraverso il suo sostenere che l'arresto del sindaco di Bibbiano (estraneo ai fatti e sotto processo solo per un ipotetico appalto irregolare) basti a sostenere che tutti gli iscritti al Pd siano colpevoli e complici. E si sa che l'uso dei bambini fa colpo tra gli analfabeti funzionali quasi quanto l'abuso di simboli religiosi o la l'istigazione al razzismo.

E se ormai è noto che la finta Bimba di Bibbiano arriva da un comune amministrato dalla Lega, si scopre anche che la «bambina strappata alla famiglia e finalmente ritornata a casa» è illegalmente detenuta dalla donna che l'ha offerta a Salvini.  Lo spiega Giampaolo Visetti su Repubblica:

Non solo la lombarda Greta è totalmente estranea all’inchiesta emiliana «Angeli e Demoni». La procura presso il tribunale dei minori di Milano non l’ha affatto «restituita alla madre per sottrarla agli abusi dei servizi sociali». In realtà la bambina di Lomazzo, che ha 11 anni, il 3 settembre è fuggita al termine di un incontro protetto con la madre Sara, brindisina di 36 anni. Dal parco Lura, dove aveva fatto un pic-nic alla presenza dell’assistente sociale, si è rifugiata nell’abitazione della mamma e del suo nuovo compagno.
Inutile il tentativo dei carabinieri di convincerla a rientrare nella comunità «Il Marsupio» di Varese, dove l’Azienda Sociale Comuni Insieme l’ha collocata in affido temporaneo. Per i giudici minorili però nulla è cambiato: Greta rimane temporaneamente affidata al presidente dell’Asci di Lomazzo, Gianpaolo Folcio, e domiciliata nella comunità in cui era stata trasferita dopo il suo rifiuto di restare nella Casa dei Tigli di Brunate, gestita dalle suore.

Ne consegue che la donna stia voltolando la sentenza di secondo grado del tribunale milanese, emessa anche per tutelare i diritti del padre, netturbino in un paese del Varesotto. Lo spiega Giampaolo Folcio, presidente dell’Arci di Lomazzo:

Il 3 settembre ho informato il tribunale della fuga di Greta dalla comunità. L’affidamento è temporaneo e io non ho poteri coercitivi per far rispettare le sentenze. La bambina si è allontanata spontaneamente per tornare a casa con la madre, non posso mandare i carabinieri a prenderla. Tocca ai giudici intervenire in via provvisoria. Due sentenze confermano l’opportunità di un affido famigliare esterno, che a noi costa 40 mila euro pubblici all’anno. Ci preme solo che la bambina cresca in un ambiente umano, non abbiamo alcun interesse a privarla della famiglia naturale, se non è necessario.

E mentre la bimba risulta essere stata "rubata" dalla donna che la esibisce ai comizi leghisti, al padre viene impedito di poterla vedere. E l'avvocato dell'uomo osserva come «una bambina per i giudici dovrebbe restare protetta in comunità e invece è a casa con la madre da cui è stata allontanata per gravi problemi: e può essere tranquillamente offerta ai politici per i loro comizi, in cui si cerca di demolire un sistema giudiziario e di assistenza che salva migliaia di minori da sofferenze che fanno vergognare».
Ricapitolando, la minore non è di Bibbiano, non è mai stata restituita dopo gli abusi degli assistenti sociali e non sarebbe dovuta essere lì per ordine di un tribunale. Ma evidentemente Salvini se n'è fregato mentre cercava di usarla per profitto.
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