Secondo la setta di Cascioli, «la scienza» avrebbe provato «in modo incontrovertibile» che nell'ostia si sarebbe «tessuto cardiaco vivo e sofferente»


Tra un'intervista a Matteo Salvini e una qualche invettiva anti-gay, i fondamentalisti de La Nuova Bussola Quotidiana sostengono che sia «scientificamente provato» che dentro l'ostia consacrata «c'è tessuto cardiaco vivo e sofferente».
Tale Costanza Signorelli lo ribadito ripetutamente nel suo articolo, sostenendo che il loro direttore abbia scovato la «scoperta più clamorosa della scienza» in virtù di come lei assicuri che «non stiamo riportando la visione mistica, regalata da Dio ad uno dei suoi Santi. Questa volta a parlar chiaro ed in modo incontrovertibile è, "semplicemente", la scienza».

Citando le teorie illustrate in un libro dal cardiologo Franco Serafini, è in un paragrafo intitolato "la scienza non ha dubbi; l'ostia soffre ancora" che la signora Signorelli scrive:

C’è un aspetto tutto particolare in cui la scienza può dare un autentico valore aggiunto al fedele che si accosta al Mistero eucaristico e, allo stesso tempo, genera un vero sussulto in chi ancora non crede. Serafini lo racconta così: «Il tessuto miocardico analizzato presenta una doppia caratteristica: da una parte la frammentazione-segmentazione delle fibre e dall'altra l’infiltrazione leucocitaria». Tradotto: «Questa descrizione squisitamente medica –spiega il cardiologo - ci fa comprendere che la sofferenza di Gesù non è una questione generica, cioè dire che Gesù ha sofferto non è affatto un termine vago o astrattamente spirituale. Al contrario, questo si traduce in concetti ben precisi di tipo anatomopatologico o istopatologico da cui, come vedremo, è possibile dedurre ipotesi diagnostiche». Ma vi è di più: i leucociti esaminati sono attivi, ciò significa che il campione di tessuto, nel momento in cui è stato prelevato per le analisi, era ancora vivo! Siamo di fronte ad un risultato semplicemente inspiegabile dal punto di vista scientifico e Serafini ci spiega perché: «I leucociti non possono sopravvivere in acqua, senza dissolversi, per più di qualche minuto, al massimo un’ora, una volta separati dall’organismo vivente da cui provengono o dopo la morte di questo». Per comprendere lo stupore degli scienziati, basti pensare che, nel caso della reliquia di Buenos Aires, il tessuto studiato è stato conservato in acqua distillata e senza nutrienti per oltre tre anni!

Peccato che attribuire quella visione alla «scienza» e spergiurare che «la scienza non ha dubbi» siano affermazioni molto discutibili. E non va meglio con il paragrafo intitolato "Il gruppo sanguino e la bomba di grazia" in cui si afferma:

Tra i numerosi aspetti su cui si sono concentrate le ricerche, ve n’è uno in particolare di fronte al quale la scienza rimane quasi senza repliche. Si tratta della scoperta del gruppo sanguigno, laddove siano state eseguite ricerche in merito – parliamo perciò di Lanciano, Tixtla e dei tre principali teli della Passione: la Sindone di Torino, il Sudario di Oviedo e la Tunica di Argenteuil. Ebbene, cinque volte su cinque si è ritrovato, senza eccezioni, lo stesso gruppo sanguigno: AB.

L'articolo si conclude asserendo che «lo studio in oggetto ha il merito di fornire un'analisi scientifica di altissimo livello» salvo poi rivelare che la "prova scientifica" spergiurata nell'intero articolo è in realtà un "prova" che nessuno reputa tale

[...] se Dio volesse, nella sua Onnipotenza, potrebbe condurci a qualsiasi evidenza scientifica, sufficiente a convincere chiunque della Sua Verità. Ma, evidentemente, non è questa la Volontà di Nostro Signore. Ce lo dice la fede e ce lo ripete la scienza: Gesù Eucaristia vuole essere creduto, amato e adorato dall’uomo libero che Lo desidera con totale passione. Ecco la Comunione viva con Colui che ci ama per primo: il dono del Suo cuore

E quindi dove starebbe la scienza spergiurata nel sottotitolo? Non sarà che la setta di Cascioli si riconferma disposta ad abusare del nome di Gesù Cristo solo per confezionare titoli ingannevoli che possano procurargli un qualche like su Facebook?
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