La Bonetti apre alle adozioni gay. Immediata arriva l'isterica reazione di Pillon


La ministra per le pari opportunità e per la famiglia, Elena Bonetti, propone di colmare il vuoto legislativo che discrimina i figli delle famiglie gay. «Le famiglie arcobaleno esistono perché ci sono nel nostro Paese -ha dichiarato- Io sto esercitando questo mio servizio come Ministra al servizio di tutte le donne e gli uomini e, ancor di più, al servizio di tutti i bambini e i giovani del nostro Paese. Ad ogni bambino che c'è, che vive, che è un nostro cittadino, che fa parte della nostra comunità, va tutto il nostro sostegno».

Quelle parole di buonsenso hanno mandato su tutte le furie Simone Pillon, il senatore leghista che ha ricevuto due milioni di euro dalla Russia per promuovere omofobia e sessismo nel nostro Paese. Spiegando che lui esige che alcuni bambini siano resi orfani pur di compiacere il suo teorizzare che il portarsi a letto una donna sia un "merito" che dovrebbe essere premiato con privilegi economici, giuridici e sociali, il leghista si è messo a sbraitare:

Trovo pericoloso e sorprendente che il ministro Bonetti faccia aperture verso le adozioni gay. Pericoloso perchè si è visto molto bene a Bibbiano cosa accade ai bambini quando perdono il diritto a crescere con mamma e papà.
Sorprendente perchè le adozioni gay sono apertamente contrarie alla naturalità delle relazioni, all'ecologia umana e al magistero della Chiesa, più volte ribadito ai massimi livelli. Non si dimentichi che dietro alle adozioni omogenitoriali si nasconde spesso la brutale pratica dell'utero in affitto o il traffico di gameti umani. Ognuno nella sua vita privata è libero di fare ciò che vuole e si assume la responsabilità delle sue scelte, ma giù le mani dai bambini.

Tralasciando il costante sciacallaggio dei bimbi di Bibbiano da parte dei leghisti, surreale è con quanta violenza ideologica Pillon tenti di sostenere che i gay sarebbero "contro-natura" o che il loro orientamento sessuale sia una "scelta" prima di chiedere che si vieti tutto ciò che non piace alla Chiesa.
Non meno squallido è il suo usare i bambini contro i diritti dei bambini sperando basti ripetere a pappagallo gli slogan di Gandolfini.

Nel frattempo Facebook ha rimosso il vergognoso post in cui Pillon elogiava i ladri che hanno rubato e gettato nel Tevere la Pachanama, scimmiottando i talebani nel chiedere la sistematica distruzione di reperti da lui ritenuti "blasfemi". Il suo usare la Chiesa contro i diritti dei bambini mentre elogia chi ruba nelle chiese i simbolo di inclusività pare confermare quanta ipocrisia ci sia nel suo abusare della religione come pretesto per togliere diritti civili ai cittadini.
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