La Lega contro il progetto scolastico: «Si deve insegnare che l'unico rapporto naturale è tra un uomo e una donna»


Ancora una volta è appellandosi alla bufala «gender» che la Lega di Matteo Salvini tenta di impedire lo svolgimento di un corso di educazione all'affettività nelle scuole. Lo ha fatto nelle Marche, per mano della deputata Giorgia Latini e della consigliera regionale Marzia Malaigia, i quali sbraitano che sarebbe «assurdo che la Regione Marche sponsorizzi e finanzi un progetto rivolto ai ragazzi di 13-14 anni delle medie proponendo loro in primo piano la teoria gender, e non un naturale rapporto ragazzo-ragazza».
Se pare che i leghisti non riescano a capire che tutti i rapporti sono egualmente naturali e che il loro cercare di modificare il senso alle parole l'unico atto veramente contro-natura, non meno surreale è quanto osservano le istituzioni «Si tratta di una iniziativa dell’Ufficio Scolastico Regionale del direttore Filisetti che specifichiamo essere un organo territoriale del Ministero dell’Istruzione e non della Regione Marche come molti confondono. Non comprendiamo le polemiche della Lega visto che il progetto è avanzato proprio nei mesi in cui la Lega era al governo di quel Ministero».
Il progetto si pone obiettivi che fanno riferimento alla definizione di salute sessuale data dall’Oms ed è rivolto a ragazzi e ragazze di 13-14 anni, ma evidentemente i leghisti sono pronti a sacrificare i bambini pur di cercare voti attraverso l'isteria che potrebbero costruire facendo terrorismo sulla loro pelle.
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