Malofeev sull'invasione russa dell'Italia: «Abbiamo scelto la Lega perché ha un livello socioculturale molto basso»


«Io uso la parola sodomiti. Sono cristiano e pretendo di usare questa parola. Credo che queste persone devono darsi una calmata. Perché l’Europa deve diventare una terra di sodomiti?». Lo dichiara il magnate russo Konstantin Malofeev, ideologo e foraggiatore della Lega sovranista e integralista di Matteo Salvini, nel corso della puntata di Report dedicata ai rapporti tra il Carroccio e la Russia.
I documenti proposti mostrano il leader padano impegnato nello spalleggiare una colonizzazione ideologica da parte di Mosca, con l'ostentazione ed il bacio in pubblico del crocifisso che sarebbe un gesto tutt'altro che cristiano in quanto manifesta espressione di appartenenza all'apparato finanziato dall'oligarca Malofeev. Nella trasformazione di un partito antimeridionale e secessionista in un movimento sovranista, Salvini appare come come pupazzo assenteista e svogliato che è stato spinto da Savioni nelle mani di gente che intende imporre un progetto di stampo nazista. Il tutto ritrovandosi a beneficiare di una gigantesca fabbrica della paura che vede oltre un miliardo di dollari investito nel finanziare la propaganda sovranista.
Per portare avanti ideologie come «se non ci fossero i gay pride gli uomini non sarebbero attratti da altri uomini» o «le donne devono essere consapevoli del loro ruolo di casalinghe e madri», i russi avrebbero scelto la Lega perché l'oligarca sostiene sia «debole culturalmente e quindi più facile da infiltrare e affiliare».
Dal canto suo, Salvini è ripetutamente scappato a gambe levate da chiunque chi chiedesse conto dei suoi rapporti con l'integralismo russo e sui suoi viaggi alla corte del fondamentalismo organizzato, confermando quanto lui odi tutto ciò che non è un monologo o il tentare di sostenere che la "prova" delle sue aberranti teorie razziste sia un velina che ripete a pappagallo quello che lui le ha detto.
L'inchiesta ha spaziato anche sulle figure di Komov, Pillon, Provita Onlus e tutte quelle altre realtà legate al fondamentalismo a cui Salvini ha promesso l'Umbria in caso di vittoria. Si tratta di gente che va in giro a dire che le femministe «sono infelici e non amate» o che loro vogliano «difendere l'Europa dall'agenda sodomita che vuole invadere il mondo». Peccato che dietro ci sia solo un progetto che per distruggere l'Europa servendosi della povertà culturale leghista al fine di concretizzare il sogno di Dugin: un'Eurasia che veda in Mosca la sua capitale.
Lo scandalo del Metropol, dunque, non sarebbe altro che una singola tessera di un mosaico molto più ampio, che vede sullo sfondo la nascita di un asse internazionale tra forze estremiste in Russia e negli Stati Uniti. Konstantin Malofeev, detto l’Oligarca di Dio, è uno dei russi più ricchi e più vicini a Vladimir Putin: ha finanziato partiti di estrema destra in Europa e nel 2013 ha fondato una nuova Santa Alleanza tra le associazioni ultratradizionaliste russe e le più potenti fondazioni della destra religiosa americana, che hanno riversato in Europa oltre 1 miliardo di dollari negli ultimi dieci anni. Dal 2013 a oggi, Gianluca Savoini e Matteo Salvini sono andati spesso a Mosca a incontrarlo, senxza mai voler riferire che cosa si siano detti.
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