Pillon definisce "malattia" quanti dissentono dal volere di Salvini


Teoricamente la legge prevederebbe il silenzio elettorale ma, da Salvini a Pillon, la Lega se n'è beatamente sbattuta ed ha trascorso la giornata elettorale a diffondere messaggi in cui ordinavano di votare quel Salvini che sino a ieri voleva la secessione dall'Umbria perché diceva fosse popolata da cittadini inferiori a lui. In un Paese normale ciò avrebbe invalidato il voto, in Italia non si conta una sola elezione in cui Salvini non se ne sia fregato delle regole.
Tra i vari messaggi, degni di nota sono quelli firmati dal senatore leghista Simone Pillon. In ostentazione alla sua solita arroganza, il fedelissimo di Gandolfini ha dispensato a piene mani insulti e offese gratuite contro glia avversari:


Il fatto che lui sostenga che il potere appartenga al tizio che dettava legge nonostante avesse ottenuto solo il 17% alle urne non legittima ad accusare di "abusivismo" un governo votato dal popolo. Il fatto che il suo padrone voglia una poltrona che gli conferisca "pieni poteri" sulla scia di Mussolini non è certo ragione per sostenere che ciò che chiede Salvini sia ritenuta volontà divina a sfregio di elettori che in maggioranza hanno votato Pd e M5S.
A lui potrà anche non piacere e magari si appellerà anche a sondaggi televisivi, ma il fatto che a governare siano i due partiti più votati alle elezioni non è certo così strano. E non va certo meglio con il suo definire "malattia" il pensiero di chi esprime opinioni diverse dalle sue.
Patetica è anche la sua richiesta finale dato che non basta essere tesserati alla setta di Gandolfini o ricevere milioni dagli oligarchi russi per poter sciogliere le camere dato che quella è una prerogativa riservata al Presidente della repubblica. Salvini si e chiamato fuori dal Senato proprio tentando di sostituirsi a Mattarella, ripetere l'inganno non lo rende certo più vero.

Forse poco informato su come funzioni una democrazia, il senatore pare ignorare che il voto dovrebbe valere uno e non si capisce per chi si stia assumendo una presunta delega per votare per imprecisati leghisti che lui sostiene non abbiano potuto votare:


Chiede il cerchio un'immagine che ricorda i mullah islamici che pongono la loro effige sui palazzi per auto-celebrarsi, anche se a d essere stata issata sul pazzo della regione per una pubblica idolatria è il faccione di Salvini. In fondo si sa che la Lega odia il dibattito e che la loro oligarchia si basa su un cieco servilismo nel confronti del capo che decide per loro manco fossero cani ammaestrati a scondizionare al comando. Ed ovviamente Pillon scodinzolando più forte, forse sperando che il padrone gli getti un osso:

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