Salvini opta per il bullismo social: ve l'ho messo nel c*lo, dice


Confermando il suo modus operandi, Matteo Salvini ha scelto il bullismo per bullarsi come un bambinetto della sua vittoria in Umbria. Dicendo che l'ha messa nel c*lo ai dissidenti e che finalmente potrà disporre liberamente dell'Umbria anche se sino a ieri diceva che quella terra fosse merda dato che lui creava nella supremazia della Padania, c'è poco da commentare sul livello di degrado comunicativo di un partito che pare emblema di un Paese ormai alla deriva.
Dispensando bacioni e chiedendo soldi, il padano pare non curarsi di come ora dovrà tenere fede alle sue promesse se non vuole ritrovarsi nella situazione sarda in cui i pastori vogliono tornare nelle strada dicendo si essere stati ingannati dal pifferaio leghista. E non pare certo sinonimo di serietà osservare come Salvini dica che a vincere è stato lui e non certo quella inutile candidata che nella mentalità leghista deve essere ritenuta una mera esecutrice del volere del "capitano" che tutto decide e tutto sceglie secondo il suo interesse, dispensando offese e insulti contro quel 67% di umbri che hanno scelto altri partiti:













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