Salvini, parolacce in difesa di chi ruba agli italiani e invettive contro il Paese in cui lui custodisce le sue ricchezze


Ritenendo che lui non debba dar spiegazioni sulle sue trattative con Mosca finalizzate ad aprire le porte dell'Italia al nazismo antiliberale voluto dal fondamentalismo ortodosso, Matteo Salvini è attualmente impegnato a cercare consensi elettorali scrivendo parolacce contro l'Europa. In fondo il patriarca Konstantin Malofeev è stato chiaro sul fatto che lui abbia scelto la Lega perché ritenuta di bassissimo livello culturale e quindi facilmente colonizzabile.
Creando le sue solite contrapposizioni volte a sostenere che tutto debba essere fatto contro qualcuno e mai per qualcosa, il padano si è messo a sbraitate che gli italiani dovrebbero poter evadere impunemente le tasse dato che lui contesta la politica lussemburghese in base a quanto sostenuto dalle trasmissioni propagandistiche di Rete 4. Quasi era più credibile quando sosteneva che la "prova" delle sue illazioni fosse una velina che ripeteva a casaccio quello che lui le ha detto...


Peccato che i commercianti che non pagano le tasse sugli introiti stiano derubando altri italiani e non certo i lussemburghesi, così come è grave che un politico possa definire "una rottura di scatole" il rispetto delle leggi. Ma forse l'onestà è sconosciuta ad un tizio che iniziò a contraffare rimborsi spese e fogli presenza già durante i suoi primi anni da assenteista nella redazione de La Padania.
Più ipocrita è come Salvini inveisce contro il Paese in cui lui ha portato le sue ricchezze personali (tenute ben lontane dell'Italia che vorrebbe devastare su mandato russo) e dove pare la Lega nasconda molte sue ricchezze. Dal 2018 i pm sono sulle tracce dei dieci milioni di euro che dal Carroccio sarebbero finiti nel Granducato, per i quali si indaga sull'ipotesi del riciclaggio.
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