Savarese sostiene che i diritti costituzionali sarebbero «reati compiuti con la compiacenza di giudici fortemente ideologizzati»


Il business di Filippo Savarese è basato sulle sue costanti intromissioni nelle vite altrui. Al soldo del nipote di un generale franchista, chiede leggi che vietino agli altri poter sposare persone che non siano espressione dei suoi gusti sessuali, leggi che impediscano ai malati di compiere scelte diverse da quelle che lui vorrebbe imporre o leggi che regolino come si debba nascere, chi si possa sposare o come di debba vivere... insomma, al pari di un qualsiasi miliziano dell'Isis chiede che la libertà altrui sia calpestata dal suo desiderio. di prevaricazione.
Da anni impegnato nel chiedere che i bambini nati mediante GpA non abbiano le medesime tutele giuridiche dei loro coetanei e che alle famiglie non conformi ai suoi desideri sessuali sia impedito di poter avere una discendenza, Savarese pare ora intenzionato ad inquinare il dibattuto politico attraverso la minaccia di azioni giudiziarie contro chiunque porterà testimonianze che sbugiardino la disinformazione sul tema da lui promossa. Ed è così che annuncia di aver denunciato alla Procura la donna che ha portato al sua testimonianza durante la conferenza stampa di presentazione del Ddl per legalizzare la maternità surrogata in Italia. Il tutto, come sempre, pagato dalla Hazteoir (la ricca società spagnola che possiede l'agenzia marketing CitizienGo).

Nell'annuncio della loro offensiva, la società di Saverese afferma candidamente che il loro scopo è quello impedire il rispetto dei diritti costituzionali dei cittadini:

Il timore della Fondazione CitizenGO è che si stia attuando la strategia già vista su altri fronti, come il fine-vita: mettere la giurisprudenza e lo Stato difronte a reati compiuti e, magari con la compiacenza di giudici fortemente ideologizzati, aprire crepe nel divieto di utero in affitto per arrivare alla sua legalizzazione bypassando il Parlamento e la volontà popolare.

Non solo il signor Savcarese diffama la magistratura e infama i giudici che osano riconoscere diritti costituzionali a lui sgraditi, ma è negando il funzionamento stesso della Repubblica che chiede che i diritti siano tramutati in elargizioni da elemosinare al potere politico. Peccato che la separazione dei poteri serva proprio ad impedire che il potere politico vieti ciò che la Repubblica ha il dovere di garantire, così come garantisce che nulla possa captare i principi inviolabili.
Se così non fosse, potremmo fare un esperimento nel prendere cento persone e chieder quanti sarebbero disposti a sopprimerlo se promettessimo loro la distribuzione delle loro ricchezze: probabilmente il presunto "volere popolare" punterebbe al profitto, ma è la giurisprudenza che salverebbe la sua vita sancendo che quell'accordo non può essere siglato.

A livello comunicativo, pare molto scorretto che il signor Savarese abbia scritto in grassetto che «ci sarà il rimborso spese e sarà tutto alla luce del sole. Pagheremo le spese mediche, una psicologa e tutti i costi di una gravidanza», quasi volesse far credere che se una madre non si paga da sola pure le spese mediche la si dovrebbe ritenere una operazione commerciale. Ed ovviamente il suo grassetto svanisce quando la donna spiega che «non sarà un’operazione commerciale» ad indicare come lui voglia dare peso a solo ciòc he è utile alla sua propaganda.
Minacciare chi ha opinioni diverse, chiedere l'arresto di chi porta testimonianze o tentare di alterare i discorsi di una persona non paiono esattamente gli ingredienti di un dibattito democratico...
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