Chi si è inventato il "caso" Bibbiano? E con quali fini?


Sono ormai mesi che Lega e Fratelli d'Italia usano i bambini di Bibbiano a fini propagandistici, infischiandosene delle indagini in corso, delle evidenze investigative inutili ai loro fini propagandistici e della delicatezza del tema. Ma chi si è inventato il caso?
Costanza Tosi è la prima giornalista ad avere parlato di Bibbiano. Nel suo articolo, ovviamente pubblicato da Il Giornale, racconta la storia di una mamma a cui sarebbero stati tolti i figli per darli in affido ad una coppia gay:


Quasi a voler rilanciare gli slogan dei fondamentalisti, alla donna viene fatto dire: «Dicono che è per il suo bene, ma un bambino non avrebbe diritto a crescere con una madre e un padre?». Ed ancora, la giornalista se ne esce dicendo che in quel caso le «sembra di intravedere lo stesso movente ideologico che avrebbe spinto Federica Anghinolfi, paladina dei diritti Lgbt e responsabile del servizio sociale integrato dell’Unione di Comuni della Val d’Enza, ad affidare un minore a una coppia di omosessuali».
Ovviamente non manca il risvolto più propagandistico e partitico, cavalcando l'omofobia nel chiudere il pezzo dicendo: «Ci chiediamo se nella Torino amministrata dai Cinque Stelle le famiglie povere non siano diventate il safari park per le coppie gay ricche in cerca di figli».
Il tema è nato dunque così, sostenendo che due genitori gay siano un male, che le capacità genitoriali deriverebbero dall'eterosessualità esattamente così come sostiene Pillon e che le famiglie arcobaleno sarebbero «ideologia» esattamente come sostengono le lobby fondamentaliste di estrema destra.

Contemporaneamente al primo articolo della Tosi, un'altra giornalista, dichiaratamente legata al gruppo delle Sentinelle in Piedi, ha iniziati a diffondere informazioni su una coppia lesbica che avrebbe maltrattato una bambina a loro affidata:


E già qui ci sarebbe da domandarsi come sia stato possibile che queste informazioni, oggetto di delicatissime indagini in corso, trapelassero così?
A quel punto il fondamentalista Filippo Savarese, a capo dell'organizzazione omotransofobica CitizienGo, ha pubblicamente contattato la Frullone per cercare di capire se la vicenda potesse essere sfruttata all'interno della sua crociata contro le famiglie gay. Forte di accordi commerciali stretti con Salvini, il fondamentalista ha iniziato a promuovere odio contro Bibbiano ed ha creato un pacchetto strumentalizzazione dai partiti da lui promossi. Evidentemente nessuno degli attori in gioco si è preoccupato di tutelare quei minori mentre audio ed altri presunti documenti finivano sulla scrivania di Belpietro e di altri comunicatori populisti che si sono inventati le bufale sui falsi «elettroshock» o su presunte torture da usare come pretesto per fomentare rabbia sociale sulla pelle dei bambini.

E mentre Mario Giordano fa il clown in televisione per montare un "caso" basato su illazioni, forse ci si dovrebbe domandare chi abbia fornito tutte quelle informazioni riservate alla macchina della propaganda leghista nonostante le indagini fossero ancora in corso. Perché se già è triste vivere in in Paese giustizialista in cui si fanno i processi su Facebook sulla base di quello che si sono inventati gli uffici di propaganda dei partiti, ancor più grave sarebbe scoprire che qualche istituzione abbia contribuito a quel vile sciacallaggio...
2 commenti