Libero si appella all'omofobia per insultare le sardine


Dato che la destra conosce solo odio, è vomitando odio che il quotidiano leghista di Vittorio Feltri pare pensare che per zittire il dissenso sia sufficiente denigrare e insultate i dissidenti.
In un articolo propagandistico di rara violenza, il suo quotidiano se ne esce con una porcata intitolata "Sardine, gretini e gay: contro Matteo Salvini nasce una nuova alleanza". Scrivono:

Come prevedibile, è finita malissimo. Dopo una settimana di gloria passata a straparlare di politica e massimi sistemi su televisioni e giornali, i ragazzi del movimento delle Sardine hanno finalmente mostrato il loro buffo volto. Nella massima confusione su idee, obiettivi e metodi, sta per nascere una grande alleanza tra gretini, fan di Vladimir Luxuria e anti-salviniani. Mancano solo Carola Rackete, i terrapiattisti e gli indignados spagnoli, dopodiché la grande ammucchiata sarà completa.

Se a partecipare ai congressi dei terrapiattisti è il loro Fusaro e se a giurare che lui non veda cambiamenti climatici è proprio Feltri, pare inevitabile che i gay venissero indicato come nemici del leghismo. In fondo si sa che Salvini cerca voti promettendo la loro discriminazione... eppure il loro Lorenzo Mottola non pare provare vergogna nel prendersela con «i seguaci della Thunberg» che «per settimana prossima hanno indetto un curioso sciopero contro i saldi pre-natalizi». Sostenendo che gli altri non debbano potersi astenere dal comprare, è ridicolizzando una lecita protesta contro il consumismo che Libero tenta di sostenere che vogliano sostenere che «se si compra a prezzo pieno si inquina meno». E contro Greta dicono che dovrebbe essere leghista perché «non si spiega perché mai Greta dovrebbe avercela con l' opposizione e non con il governo italiano».

Contro i gay dicono che al MuccaAssassina di Roma si è tenuto un ritrovo delle sardine e che «anche qui è meglio se Salvini inizia a tremare: siamo di fronte a un' iniziativa della massima serietà. Cosa potrà fare l' ex ministro degli Interni di fronte alla mobilitazione di una comunità di artisti che annovera tra i suoi membri personalità quali le drag queen "She Wulva" e "She Male" e "Lady Diamante Stupenda"? Il Carroccio è spacciato. In tutto ciò, sembra definitivamente tramontata la barzelletta delle "Sardine movimento senza colori"».
Insomma, manco motivano il loro odio dicendo che l'omofobia basterebbe a dequalificare chi è gay. Ed è sostenendo che chi e contro il loro venerato Salvini sarebbe automaticamente violento, il quotidiano di estrema destra se ne esce parlando di «un'onda rossa aggressiva, ma anche chic: domani per esempio si terrà una manifestazione a New York, a Washington square». Cosa ci sarebbe di male lo sa solo Feltri e quella sua retorica in cui tutto è pretesto per defecare odio.
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