Feltri sostiene che ha ragione Salvini e sbagliano i giudici. I suoi chiedono di premiare chi uccide persone sgradite al leghismo


Matteo Salvini dice che Cucchi sarebbe stato ucciso dalla droga mentre era sotto custodia cautelare e che sbagliano i giudici a condannare i carabinieri che l'hanno massacrato di botte fino ad ucciderlo. Dice anche che in Emilia Romagna aprirà gli ospedali di notte, forse ignaro che già oggi i medici e gli infermieri non abbandonano certo i reparti allo scoccare delle 18 (ma forse il tema lavoro non è il suo forte, dato che lui preferisce l'assenteismo e forse non ha ancora capito come funzionino le cose per chi rischia il licenziamento se non si presenta in ufficio). E se sulla Segre ci viene a dire che la deportata porterebbe sulla sua pelle «i segni del comunismo» dato che i nazisti le hanno tatuato un numero di matricola, i suoi servitori paiono intenzionati a tutto pur di assecondare il suo revisionismo della realtà.
Incurante di come l'uso dei manganelli da parte della polizia sia stato invocato persino dal palco del comizio romano di Slavini, Vittorio Feltri si è precipitato a sostenere che lui ce preferisce credere a ciò che Salvini racconta a scopo elettorale piuttosto che accettare la realtà appurata dai giudici nelle aule di tribunale:


Aberrante è come i fan di Salvini sostengano che bisognerebbe «premiare» chi uccide qualcuno, mostrandoci come l'estrema destra paia ossessionata dal desiderio di eliminare fisicamente il prossimo...
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