Secondo Provita, la Rete 4 di Del Debbio e Giordano sarebbe controllata dai gay


Secondo gli integralisti di Provita Onlus, i contenuti di Retequattro non sarebbe populistici quanto li vorrebbe il loro presidente Toni Brandi. La loro ira è scaturita dallo spot a sostegno di tutte le famiglie che viene trasmesso tra la propaganda di Paolo Del Debbio e gli isterismi Mario Girdano, nel quale lamentano che le famiglie gay non verranno discriminate anche se loro sostengono che il popolo sia omofobo e che debba essere compiaciuto nei suoi pregiudizi.

L'articolo è firmato dalla solita Manuela Antonacci, la quale scrive istericamente che:

«Ottobre è il mese delle famiglie. Di tutte». E’ con questa dichiarazione, letta con un tono netto e che quasi non ammette repliche, che si apre il nuovo spot di Rete4 dedicato al mese «delle famiglie».
E sì perché ormai la parola famiglia si declina al plurale e anche se il comune sentire va in una direzione opposta, rispetto al concetto liquido di famiglia, questo non importa a chi si trova nella stanza dei bottoni e per questo continua a martellare il pubblico con il nuovo modello, anzi, i nuovi modelli costruiti a tavolino, nella speranza che a furia di sfinire la mente con determinati immagini e messaggi, il pubblico cambi veramente idea.

Ovviamente Provita Onlus fa finta di non sapere che i tre politici che hanno firmato il loro accordo politico non abbiano certo "famiglie tradizionali" dato che Salvini ha mollato la moglie per iniziare a diversi con fidanzatine sempre più giovani, la Meloni ha partorito un figlio avuto con un uomo che non era suo marito, Berlusconi ha mollato la moglie e ha collezionato olgettine...
Ma giusto per far capire che a lor interessa solo promuovere odio contro i gay, l'articolo incalza:

Infatti in questo spot pro LGBT ce n’è veramente per tutti i gusti: la famiglia etero che si abbraccia teneramente, in apertura (per non urtare subito la suscettibilità dei telespettatori) ma, immediatamente dopo, in una gradualità di proposte “alternative” si susseguono le immagini di un uomo che coccola un cane, due mamme che sollevano in alto un neonato (avuto ovviamente grazie alla fecondazione eterologa e reso pertanto deliberatamente orfano di padre, ma questo nel mondo dei desideri a tutti i costi è solo un dettaglio, si sa..) subito dopo, per edulcorare la pillola, segue l’immagine di una coppia di anziani che si bacia teneramente sulla fronte e, infine, per concludere “in bellezza”, due ragazzi che si baciano e due ragazze che si tengono per mano, in modo che gli spettatori abbiano ben chiaro come debbano pensarla a conclusione di tutta questa “profusione amorosa”.

Al solito, l'organizzazione non risparmia i suoi soliti insulti volti a sostenere che le famiglie gay urterebbero «la suscettibilità dei telespettatori» o che due madri abbiano reso «deliberatamente orfano di padre» quei bambini che loro vogliono rendere orfani dei genitori che li crescono. Poi l'articolo diventa quasi tragicomico quando la fondamentalista inizia a dire che i gay avrebbero in mano i media italiani:

Ma pare che, nonostante la comunità LGBT, ormai, come è evidente, ha in mano il mondo dei media e non solo, il messaggio proprio non sia piaciuto ai telespettatori. Nei giorni scorsi, sono infatti piovute critiche di questo tenore: «Non è solo Rete4…è il nuovo lavaggio di cervello», «Fermate il mondo voglio scendere», «Ottobre mese delle famiglie. 2 lesbiche e 2 gay. Fino a poco tempo fa la famiglia era mamma papà e figli» e tanti altri commenti negativi. Ma chissà perché, di questi importanti feedback comunicativi, proprio il mondo dei media, sembra non voler proprio tenerne conto.

La signora non ci spiega in che modo gli insulti di quattro intolleranti dovrebbero impedire l'esistenza di un intero gruppo sociale? In fondo anche i tedeschi davano feedback positivi alle teorie naziste, ma questo non significava fossero nel giusto.
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