Signorini sostiene che il coming out pubblico sia «provincialismo» perché gli etero non lo fanno


Alfonso Signorini dice che i gay avrebbero rotto le scatole con i loro coming out pubblici dato che gli eterosessuali non lo fanno. Evidentemente quando Adinolfi chiede privilegi sociali e civili derivanti dal suo andare a letto con molteplici mogli, secondo Signorini non sarebbe un coming out anche se il fondamentalista entra nei dettagli nello spiegare che lui predilige rapporti bareback. E chissà quanto Adinolfi avrà sofferto pensando che il mondo non avrebbe mai accettato la sua eterosessualità o temendo che i suoi genitori potessero volerlo "curare" appellandosi a quelle fantomatiche "terapie riparative" che Silvana De Mari promuove sul giornale sovranista di Belpietro...

Negando che il coming out sia necessario alle minoranze a causa di un pregiudizio che porta ai vari Jacopo Coghe e le varie Maria Rachele Ruiu ad auto-proclamare le loro fantasie sessuali come una «normalità» che deve essere imposta con la forza ai bambini anche contro la loro natura, è dalle pagine di Chi che Signorini afferma:


Sperando che Signorini conosca la differenza tra outing e coming out dato che l'unica "rincorsa" pare quella dei suoi paparazzi che cercando di "provare" l'eventuale omosessualità di personaggi pubblici.
E se sarebbe effettivamente bello vivere in un'Italia in cui non si sia vittima di discriminazioni, surreale è che questa gente voglia giocare al "facciamo finta che" dicendo che i tempi sono maturi per chiedere piena libertà sessuale in un'epoca in cui Salvini e la Meloni mettono in discussione il contrasto all'omofobia e chiudono i servizi di supporto ai più deboli. Sottrarsi al fare la propria parte e raccontarsi che un coming out non sua necessario è surreale, soprattutto se vediamo l'odio che subiscono personaggi come Ricky Martin dopo un coming out che per le sette di Gandolfini rappresenta un rischio per la «normalizzazione» dell'omosessualità. E se nel 2018 c'è chi ancora spera di poter sostenere che l'omosessualità sarebbe "anormale", evidente è che ci sia ancora molto lavoro da fare...
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