Forza Nuova: «In nome di Dio, esigiamo che l'omosessualità sia ritenuta fonte di vergogna»


Il 30 maggio la città di Piacenza ospiterà un evento a sostegno dei diritti dei gay, ma i camerata di Forza Nuova annunciano che loro scenderanno per strada ad urlare quanto sono omofobi ed intolleranti. In una nota firmata dal presidente provinciale Maurizio Callegari, i neofascisti dichiarano:

La segreteria provinciale di Forza Nuova annuncia che sabato 30 maggio non se ne resterà con le mani in mano in occasione del Gay Pride. Sono tempi in cui si vuole far diventare la normalità motivo di vergogna e la perversione motivo di orgoglio, vogliono togliere ai bambini il diritto di avere un padre e una madre come natura insegna. Noi, unici guardiani a difesa della famiglia tradizionale e della vita, siamo pronti a batterci con tutte le nostre forze contro questo caos ideologico e questo disordine morale.

Se le parole dei neofascisti sembrano ormai un copia-incolla dei peggiori deliri del fondamentalismo sedicente "cristiano", il loro sostenere che i giovani gay dovrebbero essere spinti all'odio verso sé stessi appare come una istigazione al suicidio.
Ma, scimmiottando l'Isis, i neofascisti si lanciano nel dire che sia Dio a volere il loro odio:

L'unica cultura degna di patrocinio è quella che ha plasmato il nostro territorio secondo i canoni di bellezza superiore nel solco della tradizione romana e cristiana ed è l'unico orgoglio che dovremmo sventolare per le strade delle nostre città. Le nostre bandiere nere saranno la testimonianza che ci sono dei patrioti che non si arrendono e fanno proprie le parole di Papa Giovanni Paolo II, che protestava contro il “gay pride” di Roma nell’anno 2000 dicendo: “Un accenno ritengo, poi, doveroso fare alle ben note manifestazioni [gay pride] che a Roma si sono svolte nei giorni scorsi. A nome della Chiesa di Roma non posso non esprimere amarezza… per l’offesa ai valori cristiani di una Città che è tanto cara al cuore dei cattolici di tutto il mondo. La Chiesa non può tacere la verità, perché verrebbe meno alla fedeltà verso Dio Creatore e non aiuterebbe a discernere ciò che è bene da ciò che è male.

E per loro il fascismo sarebbe "bene" e l'amore sarebbe "male". Dopo Salvini, anche i camerata paiono intenzionati a minacciare interi gruppi sociali attraverso lo stupro del nome di Dio come pretesto identitario che possa togliere diritti e libertà personali.
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